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Il caso Enzo Tortora - Dove eravamo rimasti?

Regia di Ricky Tognazzi vedi scheda film

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La recensione su Il caso Enzo Tortora - Dove eravamo rimasti?

di mm40
3 stelle

1983: uno dei più noti conduttori della tv italiana viene sbattuto improvvisamente in carcere da un manipolo di magistrati troppo zelanti, incredibilmente incappati in una serie pacchiana di equivoci indagando su un clan camorristico. Enzo Tortora naturalmente non aveva nulla a che fare con la criminalità organizzata: nonostante la sua innocenza sia provata con poco sforzo, occorreranno tre anni per la sua assoluzione completa e nulla potrà restituirgli la sua dignità di uomo. Tanto che già nel 1988, gravemente malato, tortora muore.

 

Un lavoro doveroso, questo film televisivo che ripercorre le assurde vicende capitate a Enzo Tortora negli anni Ottanta, che portarono ingiustamente al carcere e poi alla morte, logorato fisicamente e psichicamente, uno dei volti di maggior spicco della televisione del Belpaese. Una riabilitazione di Tortora è già stata fatta nell'immediato, quando però era già troppo tardi per rimediare; un racconto per immagini della sua incredibile storia è invece necessario, a tre decenni ormai di distanza dai fatti, per fare in modo quantomeno che la lezione possa essere assimilata dal grande pubblico e possa così servire effettivamente a evitare il ripetersi di simili atrocità. Che dire però della scelta di girare una fiction (sponda Rai) tanto banalotta nella confezione, adatta a una visione domestica senza tanto impegno e quindi dalla tensione narrativa altalenante, trasandata nei dialoghi, nelle situazioni, nella costruzione dei personaggi? Peccato davvero. La sceneggiatura è opera della moglie del regista (Simona Izzo), di Giancarlo De Cataldo e di Monica Zapelli; un lavoro che si ispira a due libri ben informati dei fatti come Applausi e sputi - Le due vite di Enzo Tortora (Vittorio Pezzuto) e Fratello segreto (Anna Tortora). Ricky Tognazzi, già regista di altre fiction non proprio avvincenti (Il papa buono, 2003; Mia madre, 2010), ha perlomeno il pregio di interpretare il ruolo del protagonista con il buon piglio che gli si riconosce, mentre al suo fianco sul set i nomi non sono tutti impeccabili; i principali sono quelli di Enzo De Caro, Giovanni Esposito, Bianca Guaccero, Carlotta Natoli, Tony Sperandeo, Massimiliano Buzzanca. Due puntate, duecento minuti in totale. 3/10.

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