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The Machine

Regia di Caradog W. James vedi scheda film

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La recensione su The Machine

di alan smithee
6 stelle

locandina

The Machine (2013): locandina

Dopo i successi (soprattutto di critica) del delicato Her, e (soprattutto di pubblico) del non banale reboot di Robocop, ecco che il binomio uomo-macchina torna puntuale e un po' fuori tempo, ma non certo così in ritardo da risultare superato, come è prassi e costume che accada nei pressi della più gloriosa serie B, alla quale in qualche modo appartiene questa produzione inglese a basso budget, ma di buona fattura e costruzione.

 

Toby Stephens, Caity Lotz

The Machine (2013): Toby Stephens, Caity Lotz

 

In un futuro non molto diverso al nostro recente passato, dove due superpotenze si sfidavano (e, stando al film, si sfideranno fino a sfiorare la collisione più nefasta e apocalittica) tenendo in ostaggio il resto del mondo, un brillante scienziato mette a punto una “macchina” che possa costituire un connubio, una sintesi integrata tra la mente umana e la meccanica più sofisticata. Le ragioni del brillante e giovane studioso si annidano in vicende strettamente private e drammatiche, che in qualche modo trovano una giustificazione anche morale, ma che tuttavia finiscono in secondo piano rispetto agli interessi ben più stolti e calcolati che guidano i finanziatori biechi e sordidi di quel rivoluzionario ed avveniristico progetto.

 

Caity Lotz

The Machine (2013): Caity Lotz

 

Una avvenente e giovane ricercatrice finisce inoltre per divenire, causa un drammatico incidente, da primaria collaboratrice dell'uomo, a vera e propria cavia di un progetto che travalica i confini dell'etica e della ragionevolezza, fino ad una ribellione che nasce dal fondo di una coscienza che finisce per avere la meglio sui più amorali fini economico-bellici che guidano invece i “cattivi”.

Ben congegnato soprattutto in una sua prima parte tesa e adrenalitica, il film finisce verso la fine imbrigliato nelle facili soluzioni retoriche e sentimentali che ne affievoliscono le brillanti seppur non originali premesse.

 

Caity Lotz

The Machine (2013): Caity Lotz

Toby Stephens

The Machine (2013): Toby Stephens

 

E se il macho-gentiluomo Toby Stephen è un valido caratterista promosso meritatamente al rango di protagonista dopo una interessante e variegata gavetta formativa, qui teso più che può a rendere credibile il suo ruolo di scienziato brillante e padre amorevole, la bionda ed avvenente Caity Lotz dall'occhio di ghiaccio ci ricorda nella sua fissità assassina di donna-macchina, la Sharon Stone similmente folle assassina, ma per ragioni di sesso, nel celebre Basic Instinct.

 

 

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