Regia di George Clooney vedi scheda film
Passo falso di George Clooney che mette troppa carne al fuoco in un'opera che voleva essere a un tempo film di guerra, storico, commedi e d'azione, ma che in ultima analisi manca malamente il bersaglio.
Per il suo quinto lungometraggio come regista George Clooney sceglie di salire in cattedra. Letteralmente. Già, perché l'impressione che mi ha lasciato il suo “The Momuments Men” è quella che mi lasciavano i peggiori professori ai tempi della scuola dopo ogni lezione. Un'impressione di pedagogia da due soldi al servizio di menti ritardate. Ed è un peccato perché Clooney ha dimostrato negli anni di essere bravo e intelligente, tanto davanti quanto dietro la macchina da presa. In questo caso ha però sbagliato proprio tutto, ambendo forse a troppo. Il film sarebbe infatti voluto essere un omaggio ai classici film di guerra anni '60, sarebbe voluto essere una commedia scanzonata su tema serio, sarebbe voluto essere un dramma d'azione, sarebbe voluto essere una divertente lezione di storia. Sarebbe, appunto, perché in realtà fallisce in tutti i suoi obiettivi, rivelandosi un mero insieme di momenti separati e poco coesi e che comunque ammontano a poco pur se analizzati a uno a uno come entità a se stanti. Si salva secondo me solo la colonna sonora (firmata da Alexandre Desplat), quella sì capace di ricreare le atmosfere dei classici film di guerra, da “Il treno” a “Quella sporca dozzina”. Sconsigliato.
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