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Arma letale

Regia di Richard Donner vedi scheda film

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La recensione su Arma letale

di marcopolo30
9 stelle

Poliziesco sprint e originalissimo buddy-movie che ha l'enorme merito di piazzare al centro del palcoscenico lo studio dell'accoppiata protagonista piuttosto che l'azione in se, comunque presente in dosi massicce. Fu un successo strepitoso sia di critica che di pubblico.

Se sei alla ricerca di un poliziesco sprint che ti porti a fare un bel giro sulle montagne russe senza alzarti di poltrona, “Arma letale” è il film perfetto per te. Creato quasi per caso dalla penna dello sconosciuto venticinquenne Shane Black, e diretto da uno specialista in film d'azione dal tono leggero quale Richard Donner, è passato alla storia come uno dei migliori polizieschi di sempre, nonché capostipite di una certa (sub)categoria di buddy-movies. Protagonisti sono il posato, veterano sergente della omicidi Murtaugh (Danny Glover) e il suo nuovo partner, il giovane appena trasferito dalla narcotici Martin Riggs (Mel Gibson), vero cavallo pazzo e bomba perennemente innescata. Inutile dilungarsi sul fatto che prima si odieranno poi si ameranno, o 'svelare' che risolveranno lo spinoso caso a loro affidato: qui tutti abbiamo visto migliaia di film e si tratterebbe quindi di fare il cantore dell'ovvio. Quello che invece mi piace rimarcare a proposito di questa pellicola che a partire dal lontano 1987 avrò visto almeno dieci volte è la preponderanza che lo studio dei due protagonisti ha rispetto all'azione in se. Murdoch e Riggs non sono due marionette, sono due esseri tangibilmente umani alle prese con i propri drammi e demoni, grandi o piccoli che essi siano, e che dal confronto-scontro escono se non guariti quanto meno... alleviati. Tutto ciò mentre la già citata azione, peraltro di eccellente fattura, scorre a fiumi. Meriti non da poco, insomma. Completano poi il quadro le ottime musiche di Michael Kamen. Da un punto di vista economico si è rivelato una vera manna per la Warner Bros, con 120 milioni incassati contro i miseri 15 investiti per realizzarlo. Conta tre sequels, di qualità però progressivamente calante.

 

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