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Rapina a mano armata

Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film

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La recensione su Rapina a mano armata

di Baliverna
10 stelle

E' un film perfetto, regolato con precisione sia quanto all'azione e ai piani temporali, che alla direzione delle singole scene. La prima parte è dedicata prevalentemente alla definizione dei personaggi, operazione che viene volentieri tralasciata in molti film del genere di oggi. Ognuno ha la sua situazione (precaria) e le sue aspirazioni di riscatto tramite il denaro. Il gruppo è eterogeneo, ma tutti bazzicano ambienti e persone ai confini della legalità, o al di fuori di essa. Sterling Hayden intepreta un personaggio non molto diverso da quello di "Giungla d'asfalto" (che è anche il modello di questo film), anche per quanto riguarda la presenza al suo fianco di una donna perdutamente innamorata di lui. Kubrick non è mai stato un tenerone o un ottimista sulle persone, ma bisogna dire che alcuni membri della banda hanno la loro umanità e il loro lato buono, o non disprezzabile. Il già citato Hayden interpreta un personaggio sostanzialmente positivo, e così si può dire del vecchio della banda e del barista con la moglie malata. Il regista invece ci dà un ritratto tra il penoso e il crudelle del cassiere e della sua consorte. Lui è un frustrato e un fallito, succube di una donna che non lo ama. Lei è avida di denaro e di lusso, e lo tradisce con un altro uomo. La scena in cui ella dice al marito sanguinante di andarsi a cercare un taxi che lo porti all'ospedale, senza muovere un dito per aiutarlo, e dicendogli anzi che le fa ribrezzo, fa proprio stringere lo stomaco. Antipatico ho trovato il tiratore del parcheggio, e interessante il saggio russo.
Kubrick dirige il tutto con fermezza, e con la precisione che sempre lo contraddistingue. La sequenza temporale dell'azione è apparentemente casuale, in realtà il regista costruisce a poco a poco il complesso mosaico della preparazione della rapina, senza tralasciare un dettaglio. La fotografia è in un bel bianco e nero contrastato, dove abbondano le ombre e il nero. Forse il vero protagonista di questa pellicola è un destino cieco e beffardo, che con indifferenza si prende gioco di tutti i personaggi e dei loro piani. L'errore di tutti è forse quello di aver voluto mettere a punto un'idea furba, una scorciatoia per la risoluzione istantanea di tutti i loro problemi.
E' un film amaro e pessimista, ma non come i futuri di Kubrick, che comunque colpisce e resta impresso nella mente.

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