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Rain Man. L'uomo della pioggia

Regia di Barry Levinson vedi scheda film

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GARIBALDI1975

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La recensione su Rain Man. L'uomo della pioggia

di GARIBALDI1975
8 stelle

Trattasi non solo di un film di piacevole intrattenimento, ma che è anche "commercialmente" educativo sull'autismo, materia non facile, specie negli anni '80 e di cui allora si parlava in Italia davvero poco.  "Rain Man", interpretato da Tom Cruise e Dustin Hoffman, ha vinto l'Oscar come miglior film, ma ha anche mostrato che un film può avere una trama dignitosa, due belle interpretazioni, umorismo, emozione, dramma, sconforto, facendo lavorare queste emozioni in perfetta armonia dentro una esperienza " on the road", toccante ma divertente.
 
 
Quando Charlie Babbitt (Tom Cruise) scopre che la grande eredità paterna cui credeva avere diritto è stata assegnata a un suo fratello autistico, Raymond (Dustin Hoffman), di cui lui non conosceva nemmeno l'esistenza,  prende la situazione nelle sue stesse mani per trasformarla a suo vantaggio. Rapisce Raymond dalla casa di cura nella quale il fratello ha vissuto per la maggior parte della sua vita e i due percorrono un lungo viaggio sino a Los Angeles; lungo la strada, i due fratelli si conoscono.
 
 
In superficie la trama di "Rain Man" può sembrare solo una semplice storia di avidità, ma nel profondo c'è qualcosa di più importante, c'è un cammino di comprensione, di compassione e apprensione  che il pubblico palpa dall'inizio alla fine. Non ci sono colpi di scena intelligenti o stratagemmi astuti, c'è la bellezza del rapporto che si sviluppa tra i due fratelli, in particolare quella di Charlie, come non solo lui si rende conto di aver amato il suo fratello nella primissima sua infanzia, ma anche la crescita della sua compassione per la sofferenza mentale che Raymond vive giorno dopo giorno. E 'il viaggio nell'intimo, non solo quello on the road, che ti fa stare lì a guardare ogni momento di "Rain Man", facendoti gustare le piccole cose, anche se non nettamente umoristiche, ma che fanno sorridere e, ciò che è meglio, dandoci semplici indicazioni su cosa sia l'autismo.
 
 
Il personaggio di Raymond, nella interpretazione di Dustin Hoffman,  è probabilmente la ragione principale del successo di "Rain Man".  Rappresenta un personaggio autistico con i suoi toni vocali monotoni, i tic nervosi, il bisogno di rifugiarsi nella routine e nelle sane abitudini, ma anche la disabilità che porta ad un'impressionante capacità matematica. Insomma, una grande prova di caratterizzazione, assolutamente tutt'altro che facile.
 
 
Tom Cruise ha dimostrato che può andare ben oltre i personaggi arroganti (come quelli di "Top Gun" e "Cocktail "), ma riesce bene anche nei ruoli più drammatici (come la sua carriera successiva ha provato). Rain Man è stato un grande trampolino di lancio! La bella Valeria Golino da una sufficiente interpretazione, ma è sconvolgente l'incomprensibilità della interpretazione verbale della versione italiana; pare che la Golino avesse parlato con 2 etti di cera ponga in bocca; praticamente incomprensibile!! E non penso che sia tutta colpa dell'attrice! Qualcosa per migliorare l'audio si poteva pur fare, o almeno farle fare un corso di dizione!!
 
 
La bravura del regista Barry Levinson è stata anche quella di aver alleggerito il tema del film, non facile, facendoci ridere brillantemente, penso, ad esempio, a quando Raymond entra nella camera da letto di Charlie, mentre lui fa sesso, è divertente e aiuta ad alleggerire l'atmosfera di "Rain Man".
Le due cose migliori di "Rain Man" sono il brillante cammino di conoscenza e la performance di Hoffman, ancora oggi dopo 20 anni, pare sia un film che invecchi bene.

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