Regia di Woody Allen vedi scheda film
Tra i migliori lavori dell'Allen più recente, con una storia davvero intelligente impreziosita dal miglior humour alleniano e da una stratosferica Cate Blanchett.
Woody Allen conferma la regola non scritta secondo cui in questa ultima fase della sua carriera scrive e dirige un filmone negli anni dispari (“Match Point”, “Basta che funzioni”, “Midnight in Paris”...) e un filmetto (“Vicky Cristina Barcelona”, “Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni”, “To Rome with Love”...) in quelli pari. 2013 è dispari e “Blue Jasmine” è un filmone, appunto. È la storia della caduta libera di una (ex) ricca casalinga, interpretata magistralmente dalla grandissima Cate Blanchett, ed è raccontata con salti cronologici che non disturbano però affatto la linearità della narrazione. E lo humour di Mastro Woody è qui quello dei giorni migliori, quello che per intenderci sembrava appassito e annacquato dall'apparentemente perigliosa permanenza nell'Italia di “To Rome with Love”. E persino Alec Baldwin diventa bravo al servizio di Allen e fa qui un figurone. E questo sì che è notizia! Una nota a parte merita la distribuzione italiana (mi ripeto, lo so) capace di ritardare di 4 mesi l'uscita del film per farla così coincidere col cinematograficamente sacro Natale. Un'altra la merita invece lo stato di salute del cinema in generale: io ho visto il film in Norvegia, di Domenica alle ore 19 nel fine settimana d'esordio nazionale della pellicola. E bene, oltre a me e alla mia ragazza v'erano in sala solo altre 4 persone, mentre la sala accanto, dove proiettavano un filmetto autoctono per adolescenti (“Kyss meg for faen i helvete” per la cronaca) era piena. Tempi duri...
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