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La ragazza di Bube

Regia di Luigi Comencini vedi scheda film

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La recensione su La ragazza di Bube

di Baliverna
8 stelle

E' un film prevalentemente sentimentale, benché con molti riferimenti alla realtà storica del primo dopoguerra. Bisogna dire che sia l'una che l'altra componente della pellicola è ben sviluppata.
I personaggi sono ben definiti, specialmente quello di Bube: è fondamentalmente buono, ma troppo passionale in politica e troppo poco nella sfera dell'amore. In più, quanto ai sentimenti, è piuttosto ruvido e trattenuto, e tende a non esternare l'amore che pure prova dentro di sé. Certamente la sua ritrosia è una delle caratteristiche che attrae di più la ragazza. E' infatti quasi trasognato nei suoi ideali politici, e spesso un po' assente col pensiero. Il fatto che Bube è almeno in parte inafferrabile e impenetrabile sembra essere un altro fattore che infiamma l'amore e la curiosità della fidanzata. Interessante è anche che a lei la politica sia del tutto indifferente, e l'amore che prova per lui ne è estraneo. Per lei, anzi, il suo attivismo tra i comunisti è un ostacolo alla loro felicità, senza che mai entri nel merito di quelle idee. Tuttavia, malgrado ciò finisca per farla soffrire, è affascinata dal suo essere molto convinto di qualcosa, non importa cosa.
Le interpretazioni dei due  protagonisti sono molto buone: la Cardinale è brava a rendere la femminilità più spicciola e genuina, Chakiris è efficace come uomo sempre un po' misterioso e sfuggente. Bravo anche Marc Michel, che intepreta l'infelice innamorato di Mara. Anche la loro combattuta storia d'amore è raccontata con proprietà e sensibilità.
Sullo sfondo delle due vicende sentimentali troviamo un'Italia dilaniata dalle sanguinose vendette private post-dittatura, e pure da episodi improvvisati di linciaggio pubblico o di semplice esplosione di odio politico (come quello che coinvolge Bube). E' lui stesso ad ammettere che in quei momenti concitati si perde il lume della ragione e si è capaci di crudeltà di cui subito dopo ci si pente, come uccidere il figlio del brigadiere.
Le belle e malinconiche musiche di Carlo Rustichelli contribuiscono non poco al dare a tutta la vicenda una patina di tristezza e disillusione.

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