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The Spirit of '45

Regia di Ken Loach vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Spirit of '45

di Captain_Mike
10 stelle

Un documentario che guarda al passato. Un passato non poi così lontano,che appartiene a tutti noi, ma da cui abbiamo preso le distanze vuoi per ignoranza o per negligenza, o perchè più semplicemente a qualcuno ha fatto comodo così. Dimenticare e far dimenticare.

A ben vedere infatti, quest'ultimo lavoro di Ken Loach è si di parte, si lacunoso come osservano molti, ma ben più sincero ed onesto di molte delle celebrazioni istituzionali che rimandano alla seconda guerra mondiale, e allo spirito di chi quegli anni li ha vissuti sulla propria pelle. Celebrazioni che nella loro pomposa solennità risuonano stonate ed ipocrite se si guarda al mondo odierno, o se vogliamo essere più precisi all'europa (con la e minuscola) di oggi. Quello spirito e quelle idee non esistono più, così come molte delle persone che colme di speranza e unite per un futuro migliore vediamo sfilare nei documenti dell'epoca; immagini amatoriali e testimonianze ufficiali si intrecciano con le interviste odierne di persone che di quel rinnovamento (o rivoluzione) sono stati testimoni attivi o che hanno ereditato dai genitori. Idee e riforme basate su principi etici, di giustizia sociale, di solidarietà e cooperazione tra le genti che oggi appaino ai più solo come utopie del passato, anche se come dimostra il documentario ( o la storia?) avevano portato benefici enormi nella popolazione di tutta europa. Ora invece, nell'asservimento totale alle logiche del capitalismo sfrenato, quelle idee politiche e sociali risultano insostenibili, in quanto oggi, gli unici valori e modelli da seguire sono quelli dettati dalle onnipresenti "leggi del mercato" che dietro l'ingannevole mantra del progresso nascondono le più becere logiche di profitto, l'individualismo e la tendenza a trattare gli esseri umani come meri consumatori se non come una merce.

Tanto è cambiato nel mondo dal 45', che non basterebbere certo un documentario per raccontare tutta la storia nel dettaglio o un' improvvisata recensione come la mia, eppure il film centra i punti chiave del discorso mostrandoci una verità che nessuno può negare: che dopo anni di lotte, speranze e rivoluzioni, siamo di nuovo al punto di partenza. Nel salto temporale 1945-2013 tutto sembra che nulla è cambiato veramente, anche se i più maliziosi diranno che ora il piatto è sempre pieno e il medico non te lo devi pagare. Si ma, ancora per quanto? 

Dobbiamo renderci conto che i diritti e le possibilità che oggi diamo per scontate le abbiamo (le hanno) ottenute combattendo con le unghie e con i denti e che non ci metteranno molto per smantellarle del tutto. Ken Loach vorrebbe farci aprire gli occhi prima che sia troppo tardi. E lo fa secondo me in una maniera geniale, mostrandoci nelle ultime immagini le sequenze iniziali del film, questa volta a colori, assottigliando le distanze, mostrandoci una generazione che poi non era tanto diversa da noi nella reale veste in technicolor, ma che ha saputo e voluto cambiare il mondo sbagliato in cui si erano trovati a vivere.

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