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I racconti del terrore

Regia di Roger Corman vedi scheda film

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La recensione su I racconti del terrore

di Furetto60
8 stelle

Grande horror

Tre episodi liberamente ispirati ad altrettanti racconti di E.A. Poe,insuperato maestro della letteratura gotica e fonte d'ispirazione per tutti gli scrittori del genere "horror", diretti dalla sapiente regia di Corman,sceneggiati dalla geniale penna di  Richard Matheson ed interpretati da tre celebri star dei film "neri". "Morella",in cui si racconta di una figlia che si sostituisce al corpo mummificato della madre morta,allo scopo di vendicarla,poi "il gatto nero"racconto iibrido tra Il gatto nero Il barile di Amontillado,in  cui un marito alcolizzato,accecato dall'ira per il tradimento della consorte, mura vivi,dentro la sua cantina moglie e amante, ma il diabolico gatto nero della padrona,si farà rinchiudere li dentro e con il suo miagolio,smaschererà il delitto,allertando la polizia accorsa  sul posto e "lo strano caso di Valdemar" Qui  lo scienziato Charmicael,medico di famiglia, è un sordido  individuo, il quale , infatuato  della giovane moglie di Valdemar (Price),che ormai è  minato dalla vecchiaia e dalla malattia, concorda con il suo medico, di effettuare una cosiddetta pratica mesmerica"in articulo mortis" sul proprio corpo , per cercare di  ritardare il più possibile l'esatto momento della dipartita,di fatto congela la sua  mente" allo scopo di differirne la morte cerebrale.In realtà opera una manovra subdola e macabra, per obbligare  la vedova a un matrimonio coatto, cioè ,protrae l'esperimento  ben oltre la morte fisica di Valdemar, che è defunto,ma il suo animo continua a  vivere tra indicibili soffetenze,sotto l'effetto dell'ipnosi,lasciando che il corpo si decomponga,La donna, sopraffatta dal dolore della vista del cadavere in evidente stato di decomposizione e sensibile alle sue accorate invocazioni, cede,allo squallido ricatto per porre fine al macabro e sadico sperimento, ma, improvvisamente, Valdemar riprende materialmente vita per quei pochi secondi sufficienti a vendicarsi e  uccidere un inorridito Carmichael e disfacendosi subito dopo,in un'allucinante sequenza.

Quando è stato girato questo film, nel lontano 1962, non esisteva grafica computerizzata e il digitale era una parola sconosciuta, gli effetti speciali venivano realizzati in cartapesta e con il succo di pomodoro e tuttavia questo lavoro dopo 60 anni mantiene intattto  il suo fascino e la sua suggestione, perchè la classe non è acqua e quando ci sono le idee, si riesce sempre a fare qualcosa di buono, lezione di cinema per i giovani cineasti, che si affacciano al genere horror con presunzione e grandi mezzi,realizzando risultati non sempre esaltanti.

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