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Land Shark - Rischio a Wall Street

Regia di Austin Chick vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Land Shark - Rischio a Wall Street

di genoano
4 stelle

Se si potesse quotare in borsa la capacità di annoiare gli spettatori, questo film sarebbe una Blue Chip. Voto 4 e mezzo.

Un connubio di noia e ipocrisia rendono "August" un intrattenimento a tratti punitivo per lo spettatore. La pellicola è così piatta che i traduttori italiani si sono sentiti autorizzati, per creare un po' di interesse, ad attribuirle un titolo inglese fasullo passando dal mese estivo dell'originale a un più vivace squalo di terraferma. Gli Americani hanno impostato la loro mitologia sul binomio rischio-successo, sull'invito alla gente ad osare per realizzare i propri sogni, e questo vale per i pionieri ma anche per Wall Street; poi però quando la gente comincia a perdere vagonate di soldi in borsa il binomio perde fascino, tutti riscoprono i "valori" e la prudenza e a Hollywood parte una serie di (pessimi) film come questo, tutti uguali, su come siano folli e immorali gli yuppies, gli imprenditori della new economy e i grandi investitori, sui quali nessuno aveva niente da dire sinchè la borsa saliva e tutti guadagnavano. Una sceneggiatura scialba ed esasperante vanifica la buona interpretazione di Josh Hartnett e il cammeo straniante di David Bowie, descrivendo le non-peripezie di un uomo borioso che spende soldi in scemenze e pubblicità con più prodigalità del Naomo di Panariello e continua a fumare, bere, tormentarsi ma non lavora mai, come tutti nella sua società; indi si chiede: come mai le cose vanno male? Infine capisce: perchè non è un bravo ragazzo come suo fratello, e ha tanto deluso i genitori idealisti con la sua spregiudicatezza e mancanza di valori! L'avidità e l'ambizione sono il male, gli affetti sono il bene, etc. etc. : una morale corretta sì, ma elementare, ed espressa nel modo più faticoso, didascalico e involuto possibile, in un film in cui non succede quasi nulla se non l'attesa di un disastro annunciato, un disastro come il film stesso. Qualche pregio, però, ce l'ha : la confezione è dignitosa e la durata non è, fortunatamente, eccessiva.

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