Regia di Robert Aldrich vedi scheda film
Aldrich rimpiazza gli eroi senza macchia dei film di guerra classici con massicce dosi d'ironia, e non si fa troppi scrupoli nell'andare a fondo nell'anima dei personaggi scelti. Rivoluzionario.
Con “Quella sporca dozzina” Robert Aldrich riuscì in un'impresa disperata, quella di trasformare un soggetto vecchio e ormai (siamo nel 1967) demodé in uno dei film di maggior successo commerciale dell'intera decade dei '60. Non è il classico film di guerra perché l'ironia ha rimpiazzato gli eroi senza macchia e perché -e questo è probabilmente il merito maggiore di Aldrich- qui convivono in egual misura azione e una buona analisi dei personaggi. Stellare e in gran forma il cast, capitanato da Lee Marvin e Charles Bronson, e particolarmente fortunata la prova di Telly Savalas. La missione suicida, idea al centro di “Quella sporca dozzina”, servirà poi come base di partenza per centinaia di film simili nei decenni a venire, ma questo resta di gran lunga il più riuscito.
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