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Quella sporca dozzina

Regia di Robert Aldrich vedi scheda film

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GIMON 82

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La recensione su Quella sporca dozzina

di GIMON 82
10 stelle

"Quella sporca dozzina" non è semplicemente un film di guerra ,essa è la protagonista sullo sfondo, un gioco folle a cui partecipare il piu' "sporco" possibile.Questo gran film è una stupenda miscellanea di cinismo e grottesca ironia apertamente antimilitarista, dal sapore fortemente unpolitically correct.Bob Aldrich dopotutto era un regista dallo stile crudo ed eccessivo che non scendeva a compromessi. Lavorando  sul ritmo della storia e sulla psicologia dei personaggi,Aldrich eleva a caricatura sagace i  corpi militari.I superiori sono rappresentati come dei  clown piegati ad un ordine imposto.Il meglio dell'esercito sembra dire il regista viene dalla feccia,da personaggi controversi e anticonformisti,dei ribelli "pompati" d' idiosincrasia  innata nei confronti dell'ordine. "La sporca dozzina" ha il volto di dodici detenuti condannati a morte o a lunghe pene,  come unica possibilita' per  salvarsi  si lanciano nella pericolosa missione  dell'attacco ad un castello  in Normandia che è un fortino nazista.La grandezza dell'impianto filmico risiede (oltre che nella scorrevole e mai scontata regia) nell'avvincente trama,molto diversa dai soliti film bellici, forse un tantino edulcorati nei confronti dei militari,disegnati alla stregua di eroi.Qui  i protagonisti sono  stupendi antieroi,a partire dal maggiore Reisman, interpretato in modo duro e reale dal grande Lee Marvin.Reisman è un  indisciplinato poco avvezzo ai compromessi, egli nutre una viscerale avversione nei confronti dei superiori.La "dozzina" è formata invece da un superbo ed irresistibile cast,dove spiccano John Cassavettes nel ruolo del carismatico e ribelle Victor Franco.Charles Bronson nel ruolo del duro e algido ufficiale Wladislaw,e dulcis in fundo la "linfa folle" del gruppo: Donald Sutherland irresistibile ritardato di nome Pinkley,ed infine il personaggio che incarna la follia patologica della guerra: il fanatico religioso e misogino Maggot qui impersonato da Telly Savalas. Fantastici personaggi a cui è impossibile non affezionarsi. Una scalcagnata banda di psicotici e reietti ci dimostra il vero eroismo,che esiste dove non t'aspetti, la dove vivono gl emarginati di un formale e potente corpo militare.Tra le scene "cult",vi è quella del finto generale interpretato da Pinkley (Sutherland) con effetti comici esilaranti.L' arrivo delle prostitute al campo militare con i dodici inebetiti dinanzi a delle donne, riuscendo dopo a superare ogni imbarazzo.Ma sopratutto l'attacco al fortino nazista,dove s'intravede uno sfondo  sociologico sul tema razzismo.Il soldato di colore Jefferson è quello che infligge il colpo di grazia ai gerarchi nazisti,ridotti a  topi in gabbia.Gli "sporchi eroi" rappresentano i "nonni" naturali dei bastardi di Tarantino con cui ci sono tante analogie. "Quella sporca dozzina" e' stato il precursore di un nuovo tipo di filone cinematografico.Una satira antimilitarista con connotati critici fortemente grotteschi nei confronti della divisa, del quale si avra' l'esilarante apoteosi nel capolavoro di Robert Altman M.A.S.H. del 1970.......

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