Regia di Luis Buñuel vedi scheda film
Non è un caso che il "pallido" oggetto del desiderio presente nell'opera letteraria di Pierre Louÿs "La donna è il burattino", diventi "oscuro" nell'ultimo film di Luis Buñuel. Giusto per rimarcare che si sta parlando di quell' "oggetto" che può ossessionare un uomo (inteso come maschio!) fino a farlo diventare "burattino" nelle mani della volubilità femminile, ben rappresentata dalla doppiezza attoriale Bouquet-Molina nella protagonista Conchita (io sono mia!). Bunuel si commiata dal suo pubblico con un'opera che è la summa del suo filmo-pensiero: surreale, anarchico, erotico. Un sacco di iuta presente in alcune scene, la mosca nel bicchiere, azioni terroristiche che sono proiezioni delle paure borghesi, l'anticlericale Armata Rivoluzionaria del Babin Gesù, l'esasperante rinvio della congiunzione carnale, l'annichilimentto finale...
Da vedere, rivedere e...studiare!
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