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Quel pomeriggio di un giorno da cani

Regia di Sidney Lumet vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Quel pomeriggio di un giorno da cani

di Ethan01
8 stelle

Grande film

Uno dei film migliori di Sidney Lumet nonchè una delle pellicole che lanciò definitivamente la carriera di Al Pacino.
La storia è ispirata ad un evento realmente accaduto il 22 agosto 1972: due reduci del Vietnam, Sonny e Sal (A. Pacino e J. Cazale) si introducono in una banca di Brooklyn per rapinarla, ma prima che possano venire fuori la polizia ha già circondato l'edificio e i due si asserragliano all'interno con gli impiegati della banca, presi in ostaggio. 
Una ricostruzione meticolosa della vicenda e una perfetta descrizione dell'ambiente e delle contraddizioni dell'America degli anni settanta (non a caso i due rapinatori sono reduci del Vietnam).
A tal proposito è molto importante la caratterizzazione dei due rapinatori: Sonny, il capo, è un omosessuale che compie la rapina per ottenere i soldi per pagare l'operazione di cambio di sesso del suo compagno. Ingenuo e nevrotico, è una figura negativa ma non è un assassino; infatti vuole evitare qualsiasi spargimento di sangue. L'altro invece è Sal, un tipo più pericoloso e indecifrabile, per certi aspetti simile al Travis Bickle di Taxi Driver. 
Fondamentale è poi nel film il ruolo della stampa e della televisione, capace di trasformare in un paio d'ore due ignoti rapinatori in due celebrità, e a farne un idolo per la folla, che dal canto suo fa il tifo per "i cattivi" come in una partita di football e diventa spettatrice della vicenda.
Grandissima interpretazione di Al Pacino, capace di rendere tutto il disagio e la confusione di un personaggio ambivalente, che per quanto si sforzi e si prodighi è inesorabilmente destinato alla sconfitta. Indimenticabile poi John Cazale, grande attore prematuramente scomparso, nella parte del taciturno e malinconico Sal: il suo coinvolgimento nel film fu fortemente voluto da Al Pacino, suo grande amico, con il quale aveva già lavorato nella saga de "Il Padrino". Reciterà ancora ne "Il cacciatore", suo ultimo film, tre anni dopo, già malato di cancro ai polmoni, e morirà prima della fine delle riprese.
La rapina si concluderà nel solo modo in cui poteva finire: la polizia finge di assecondare le richieste dei rapinatori, li conduce all'aeroporto e qui entra in azione, eliminando Sal e arrestando Sonny, il quale alla fine non può far altro che rassegnarsi e arrendersi, vedendo i suoi progetti andare in fumo e il suo amico Sal ormai privo di vita. 
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