Espandi menu
cerca
La influencia

Regia di Pedro Aguilera vedi scheda film

Recensioni

L'autore

AtTheActionPark

AtTheActionPark

Iscritto dal 29 settembre 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 83
  • Post 1
  • Recensioni 97
  • Playlist 28
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su La influencia

di AtTheActionPark
8 stelle

La influencia è l’opera prima di Pedro Aguilera, regista spagnolo già assistente alla regia di Carlos Reygadas per Battaglia nel cielo. Il suo primo lungometraggio, ancora acerbo e un po’ anonimo sotto alcuni punti di vista stilistici, è comunque uno spaccato potente e impietoso della società spagnola. Contraddistinto da lunghi silenzi e dalla predilizione per il piano-sequenza – indifferentemente statico o in movimento -, La influencia racconta l’inesorabile discesa nella più totale depressione della signora Rivero, donna sola con due figli a carico, che, dopo aver perso la propria attività lavorativa per fallimento, si auto-esclude poco alla volta dalla società. I figli, senza più il sostegno economico della madre, non possono più frequentare la scuola privata, e restano così a casa, mentre la signora Rivero, ormai inchiodata al letto, non trova più alcuna forza per lottare.

Aguilera realizza un’opera profondamente nichilista. Evitando moralismi o cadute patetiche, il regista mantiene costantemente uno sguardo freddo, proprio attraverso una messa in scena precisa, che getta il proprio sguardo su di un mondo prossimo al corto circuito. La signora Rivero è il simbolo stesso di un isolamento senza scampo, frutto e vittima di una società contemporanea vuota e senza sogni. Il regista si affianca idealmente al più rigoroso cinema hanekiano, quello de Il settimo continente, senza però dimenticare quel prodigioso esempio di follia contemporanea che è Nobody Knows, capolavoro di Hirokazu Kore-eda. Sono i bambini, come nel lungometraggio giapponese, a chiudere il film e dare il senso all’opera stessa. Un senso, però, sfuggente, anti-retorico. Delle risate forse innocenti, forse figlie di una follia che sta contagiando, a poco a poco, la società stessa. Che sia questa l’”influenza” del titolo, Aguilera, saggiamente, preferisce tacere.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati