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Le quattro piume

Regia di Zoltan Korda vedi scheda film

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La recensione su Le quattro piume

di degoffro
8 stelle

La più celebre e convincente delle versioni cinematografiche ispirate al romanzo di A.E.W. Mason. Zoltan Korda, fratello minore del famoso produttore Alexander, dirige un classico film d'avventura, epico ed appassionante, ambientato in scenari possenti come il deserto. Vigliaccheria e coraggio, mondo occidentale e mondo orientale, amore e amicizia, politica di conquista, colonizzazione e pace, sacrificio e saggezza. Harry Feversham, figlio di un generale di spicco dell'esercito inglese, ha il suo futuro già preparato: dovrà continuare la tradizione di famiglia e dimostrarsi un militare degno del nome che porta, come si vede in una delle prime sequenze del film (durante una cena per festeggiare il compleanno di Harry ancora bambino, ma già perplesso di fronte a certi discorsi guerrafondai, il padre, vantandosi dei suoi successi con altri colleghi, ne prevede gesta gloriose ed imperiture). Passano gli anni ed al momento di partire per il Sudan nel 1884 per combattere i dervisci Harry decide di lasciare l'esercito: riceve così dai suoi commilitoni e dalla sua promessa sposa quattro piume bianche simbolo di codardia. Un dottore cercherà invano di fargli capire che il suo è in realtà un gesto di estremo coraggio e responsabilità, ma Harry, ormai solo e privo di ogni certezza, inizierà un percorso di riscatto che lo porterà, travestito da arabo, ad aiutare proprio quegli amici che lo avevano accusato di vigliaccheria, restituendo loro le piume della vergogna e contribuendo, grazie alle sue abilità strategiche alla vittoria dell'esercito inglese. Korda costruisce un film dal fascino sontuoso e avvolgente ma per nulla pomposo, con una magnifica e caldissima fotografia, un senso del ritmo vertiginoso e ancora moderno, una narrazione in crescendo, viva e coinvolgente, emozionante e commovente, tanto che è impossibile non rimanere presi dalle gesta di Harry e dal suo desiderio di dimostrare agli altri quanto vale, ribaltando la falsa immagine che di lui si era creata. Da grande appassionato di India, Sudan e Africa Korda valorizza i paesaggi con una forza dirompente e letteralmente accecante, come in seguito sarebbe riuscito solo il David Lean di "Lawrence d'Arabia": si veda a questo proposito la magnifica ed impressionante sequenza in cui il generale perde la vista: sembra quasi di essere nel deserto con lui. "Le Quattro piume" offre uno spettacolo avvincente (grandiosa la sequenza in cui Harry guida i suoi compagni alla conquista dell'arsenale arabo, ma anche altre scene di battaglia sono girate con notevole perizia e grinta), e sottolinea anche l'importanza di valori come il sacrificio, la responsabilità, il desiderio di riscatto e la necessità di dimostrare agli altri ma anche a se stessi quanto sia importante credere in ciò che si fa, senza essere obbligati da condizionamenti esterni spesso dettati dall'egoismo e dall'indifferenza. Harry avrà il coraggio di sfidare un destino che era già stato scritto da altri per lui, di costruirsi una nuova vita con le sue forze e convinzioni, magari sbagliando, ma comunque agendo sempre con la propria testa: in questo modo riuscirà a riconquistare non solo la fiducia di tutti, ma anche e sopratutto l'amore della sua bella (molto divertente e intelligente l'espediente finale con cui Harry restituisce alla sua fidanzata la quarta ed ultima piuma, mettendo anche in rilievo come spesso i militari siano pieni di sè e vivano di fantasie, illusioni e ridicole manie di grandezza). Presentato al Festival di Cannes 2002, dove ha anche ottenuto un riconoscimento, nell'ambito di una sezione speciale dedicata ai film del 1939 che avrebbero dovuto partecipare al Festival di quell'anno, sospeso però a causa dello scoppio della guerra.
Voto: 7+

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