Regia di Riccardo Milani vedi scheda film
Facile dire che i governanti sono disonesti, assai meno che lo sono un po' tutti, chi nel suo piccolo e chi seduto sulla sua poltrona.
Sovrapposizione di una favola e di una commedia buffonesca, Benvenuto Presidente! si distingue, oltre che per la freschezza dello spunto, per lo zelo di Fabio Bonifacci e di Riccardo Milani (anche regista), che in una sceneggiatura leggera ma non epidermica osservano con occhio ironico e sguardo sornione la politica italiana di oggi e il suo rapporto col popolo, constatando una volta per tutte che i politici rappresentano in toto i propri cittadini, anche dal punto di vista etico: facile dire che i governanti sono disonesti, assai meno che lo sono un po' tutti, chi nel suo piccolo e chi seduto sulla sua poltrona. Claudio Bisio è ottimo, ha il physique du role, e il film non lo schiaccia: ci sono anche la bipolare Kasia Smutniak, il valente Remo Girone, il simpatico trio di "furbetti" formato da Beppe Fiorello, Massimo Popolizio e Cesare Bocci e il perfido Gianni Cavina. L'insopportabile Michele Alhaique è invece da scordare. In effetti la parte centrale odora però di fiacco, nonostante sia riscattata da segmenti memorabili volti all'ottimistico impegno civile.
Musiche multicolori e divertenti: tra le tante, Io e il Presidente de I Giganti, Cry Baby e Piece of My Heart di Janis Joplin e una citazione di Pensiero dei Pooh. Musiche originali di Andrea Guerra.
♥ BUON film (7) — Bollino VERDE
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