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Admission - Matricole dentro o fuori

Regia di Paul Weitz vedi scheda film

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La recensione su Admission - Matricole dentro o fuori

di Furetto60
6 stelle

Commedia sentimentale convenzionale, ma dignitosa. Brava Tina Fey

Nel prestigioso campus universitario di Princeton in  New Jersey,  Portia una piacente e dinamica  quarantenne è la responsabile delle ammissioni da ormai 16 anni,una mansione che lei svolge sempre con la massima serietà e dedizione Un giorno Portia va in visita a un campus sperimentale in cerca di matricole, e incontra il suo ex compagno di college John Pressman alias  paul Rudd, un insegnante  anticonformista e idealista.Costui è depositario di un vecchio segreto, infatti, sa che Portia durante il periodo del college, aveva avuto una relazione sessuale occasionale, da cui era nato un bambino che lei per evitare complicazioni e impegni, aveva con leggerezza dato in adozione. John, la persuade che un suo alunno molto dotato di nome Geremia,tanto eccentrico quanto strampalato , sia appunto quel figlio, non riconosciuto. La sua vita opaca, ma apparentemente solida,viene sconvolta però anche da altri eventi: il suo rapporto sentimentale non molto frizzante ma all'apparenza solido,allimprovviso frana, allorquando nel bel mezzo di una festa il suo partner la lascia" tout court" per scappare via con un’altra donna,che aspetta due gemelli proprio da lui. Crolla cosi il suo castello di carte, le sue convinzioni sull’amore e sui figli che non ha mai voluto, per non diventare come sua madre, poco incline all’istinto materno, vengono rimesse in discussione,inoltre per qualche tempo è costretta a chiedere asilo proprio alla mamma, che non gradisce molto questa ospite, relegandola in una sporca soffitta,cosi mentre battibecca  polemicamente con la madre, deve fare i conti con la sua coscienza.Nel frattempo s’innamora ricambiata proprio di John. Cosi Portia anche se molto dibattuta decide alfine, contro l’ottuso parere dei membri della commissione, di aiutare Geremia, sia perché gli sembra a modo suo geniale, ma soprattutto perché ritiene possa essere il figlio da lei rinnegato. Cosi dopo qualche esilarante peripezia, Geremia viene ammesso  a Princeton,ma per ottenere questo obbiettivo, Porzia ha trasgredito e tradito spudoratamente le ferree regole del college, manomettendo surrettiziamente i registri e così quando emerge inevitabile l’irregolarità, viene obbligata dal rigido rettore a dimettersi. Tutta la sua esistenza privata e professionale viene stravolta. Tina Fey attrice di solita propensa a ruoli comici, stavolta si cimenta con successo in un ruolo brillante, ma non sbellicante. Il film è leggero ma non comico e oltretutto offre  temi di riflessione anche seri, tuttavia l'impressione è  di assistere ad una discreta commedia sentimentale, sostanzialmente convenzionaleben confezionata, che si lascia guardare con piacere, ma che si dimentica in fretta,anche se ci sono come accennato spunti interessanti, che però restano in superfice: i discutibili meccanismi di scelta dei meritevoli di andare al college, le solite pacchiane ingiustizie, i favoritismi di convenienza, i nepotismi e tutte le storture del mondo accademico e non solo e soprattutto la questione delicatissima della  maternità , che spesso ha solo bisogno di essere riconosciuta, poi la paura che spesso attanaglia le persone che temono, uscendo dagli schemi di una vita organizzata,di perdere le coordinate e cosi si accontentano di una vita metodica, ma proprio per questo scialba e incolore.

 

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