Regia di Terry Gilliam vedi scheda film
Film complesso, pieno di dettagli in apparenza insignificanti.
Come film è interessante, un po nevrotico - l'attore protagonista Christoph Waltz è bravissimo, io l'avevo visto in Bastardi senza Gloria e l'interpretazione di questo, piu che hacker, di questo maniaco ossessivo-compulsivo è davvero superlativa.
Per quanto riguarda la storia, beh, ci sono aspetti piuttosto interessanti, almeno per me.
In tutta quella giungla cyberpunk post-distopica (non c'è un vero controllo con polizia, è + un meccanismo di autocontrollo indotto) alla fine dei valori si riescono ad estrarre.
È interessante la contrapposizione tra questa specie di 'invasione interiore' [i vostri sogni sono i nostri sogni..] e la fede dell' hacker nell' aspettare questa 'chiamata'.
Ci sono diversi punti di vista, non solo quello delle telecamere nascoste:
- il direttore, un uomo senza scrupoli e interessato solo a sfruttare la fede e la tenacia dell'uomo per risolvere un problema irrisolvibile (il vero significato della vita secondo un'equazione) e con il motto "i soldi creano l'ordine, il caos paga".
In pratica usa la donna per calmare e 'aiutare' la tumultuosità dell'hacker indotto a credere che lui è stato in qualche modo prescelto.
Il paradosso, però, è proprio questo: la fede dell'hacker alla fine in qualche modo supera l'intelligenza della rete in cui si trova in qualche modo intrappolato. Di fatto il direttore lo 'licenzia', ma alla fine l'hacker riguadagna la sua indipendenza.
- il figlio del direttore che ormai è rassegnato ("ho già 15 anni e mi annoio da morire..cosa succederà quando arriverò alla tua età?.."), la cui intelligenza evidentemente non aiuta molto in un mondo di quel tipo
- la bella Bainsley, che alla fine, per poter usare i 'poteri' della tuta, si trova a tradire se stessa anzichè cogliere il momento di rivelazione dell'hacker.
Mi piace la coerenza dell'hacker perchè fa una scelta coerente: illumina la sua identità rifiutando la donna. Questa scelta poi lo porterà ad uscire dal sistema 'scollegandosi' dalla rete neurale e trovando finalmente pace, una sorta di trascendenza in antitesi con l'immanenza delle reti.
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