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Profondo rosso

Regia di Dario Argento vedi scheda film

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La recensione su Profondo rosso

di maghella
10 stelle

Il film che senza dubbio ha elevato Dario Argento a maestro dell'horror italiano,nonostante avesse fatto in precedenza ottimi gialli,si vedeva che il suo genere diventava del tutto personale,calcando la mano sulle scene degli ammazzamenti,rendendo i maniaci (splendido termine degli anni settanta,sostituito in seguito con serial killer) sempre più truculenti e perversi...Si entra nello psicologico puro,non si limita a trovare una scusante per giustificare la serie di delitti,ma si entra nella costruzione psicologica dell'assassino.Argento ci mostra in una sequenza lenta e di primo piano tutti gli oggetti appartenenti all'assassino,e in questo modo entriamo nella mente disturbata di uno psicopatico vero,questa è l'essenza del terrore puro:condividere la follia omicida e non riuscire a chiudere gli occhi,perchè in fondo se ne subisce il fascino.Complice la stupenda colonna sonora dei Goblin e le ricostruzioni scenografiche dei quadri di Hopper,che riescono a ricostruire l'atmosfera irreale di isolamento e angoscia dell'assassino.
La maestria di Dario Argento è stata qui quella di saper sfruttare un'ottima sceneggiatura,riuscendo a inquadrare benissimo quelle che sono le sensazione infantili della paura:l'uomo nero,i corridoi bui,l'isolamento,la scoperta di ricordi terrorizzanti.Sono del parere che con Profondo Rosso,Dario Argento abbia toccato il suo apice,anche se dopo sono arrivati i buonissimi Suspiria e Inferno,il Maestro non troverà più nel giallo psicologico il giusto risultato.Peccato,ma rivedere Profondo Rosso, per me ,rimane un piacere misto a sana paura che difficilmente ritrovo nel riguardare altri buoni film.

Sulla trama

Non la svelo,va vista assolutamente.

Sulla colonna sonora

L'uso della colonna sonora è decisiva per questo film,che la utilizza in maniera decisiva delegandole un ruolo da protagonista.

Cosa cambierei

Proprio niente.

Su Dario Argento

Ottima,al massimo delle sue capacità.L'uso delle luci e delle prospettive sono perfette,degne della scuola di Mario Bava.

Su Clara Calamai

Dopo la visione del film non sono più riuscita a rivederla in nessun'altro film,per la paura che mi ha provocato:Brava e credibile nella parte,scelta azzeccata.

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