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Kick-Ass 2

Regia di Jeff Wadlow vedi scheda film

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La recensione su Kick-Ass 2

di mc 5
10 stelle

Questo film ha avuto un percorso curioso, collegato naturalmente al suo precedente episodio. Il primo "Kick Ass" era un prodotto a costo assai contenuto e che, a fronte di un ottimo riscontro al botteghino americano, riuscì a reperire i finanziamenti per un sequel di dimensioni produttive molto più ampie. E pare che anche stavolta il colpo sia riuscito. Ma quello che è curioso è osservare tutto ciò da una prospettiva italiana. Lo spettatore ignaro potrebbe infatti ragionevolmente chiedersi come mai il primo episodio uscì nelle nostre sale quasi clandestinamente (e infatti fu praticamente ignorato) mentre questo sèguito arriva in pompa magna con bombardamento di trailers e promozione diffusa. Se devo esser sincero, per i soliti motivi di memoria labile legata suppongo all'età che avanza, ho rimosso in buona parte i dettagli di quella visione che risale a oltre due anni fa. Una cosa però la ricordo bene: il film mi aveva divertito tantissimo e il mio verdetto fu quindi largamente positivo. C'è chi (una parte della critica) sostiene che il rafforzamento produttivo non abbia affatto giovato al film, disperdendone la freschezza ed acquisendo solo in fracasso e spettacolarità da blockbuster. Non sono per niente d'accordo. Questo secondo "Kick Ass" sa porsi come prodotto popolare e di massa senza per questo perdere un grammo di quel brio, quella brillantezza e scioltezza che il primo ci aveva regalato. Più mezzi, più intrattenimento, ma anche più vivacità e più grinta. Quanto al contenuto, cioè alla tesi che l'altro film portava avanti circa il conflitto tra i super eroi e le loro versioni "umane", tutto ciò è ancora alla base del messaggio concettuale dell'opera. Piccola parentesi collegata a riflessione personale. Suppongo che chi sta apprezzando questo film sia già in partenza conoscitore (ed amante) del "Pianeta Marvel" con tutto il suo vastissimo catalogo di super eroi d'ogni genere . Ecco, io devo confessare che non conosco granchè le altre cineproduzioni targate Marvel e nemmeno i rispettivi fumetti, per il semplicissimo motivo che si tratta di un mondo narrativo che non ha mai catturato il mio interesse. E allora perchè mai mi sento così attratto da "Kick Ass"? Il motivo è che io intravedo in queste due sceneggiature (i fumetti non li ho mai letti) un'analisi di fenomeni sociali come la violenza metropolitana in primis, o anche il rapporto genitori-figli, svolta in modo acuto e intelligente: certo, non è un trattato, ma questi temi vengono affrontati con un'ironia e una brillantezza che fanno percepire qualcosa che supera una banale operazione di marketing giovanile. E poi lasciatemi dire che non ne posso più di quest'andazzo di mostrarci i vari Superman e Batman nell'ottica di personaggi sempre più cupi, sempre più afflitti e tormentati da conflitti interiori. Almeno nel nostro "Kick Ass" i tormenti interiori sono rappresentati senza cupezza, con sapiente tocco brillante che non snatura la vocazione di un prodotto che deve soprattutto divertire. Perchè poi in "Kick Ass" uno degli aspetti più interessanti è la rappresentazione di personaggi (e di linguaggi) a tratti decisamente volgari, come di rado accade in casa Marvel. E qui sta un'altra genialità degli autori. Quella di un magnifico equilibrio nel corto circuito tra volgarità ed ironìa sortendo un risultato altamente godibile. Poi da registrare un ritmo indiavolato, che esclude ogni rischio di noia e alimenta continuamente l'attenzione del pubblico. Non è che sia proprio indispensabile aver visto il primo episodio, però aiuta senz'altro. La storia non è facile da riassumere, e poi è tutto talmente sopra le righe e così fantasioso che è quasi impossibile da raccontare. Diciamo che al centro di tutto ci sono un ragazzo e una adolescente che assumono le identità di due supereroi per combattere il crimine. Questa era la base di partenza del precedente film, il quale si premurava di evidenziare la vulnerabilità (tutta umana) dei due personaggi. In questo sequel la loro disponibilità a menar le mani e ad entrare in azione è decisamente amplificata, e lo stesso si può ovviamente dire dei "cattivi" a loro contrapposti. A questo va aggiunto che il film si popola di una nuova e ricchissima moltitudine di "eroi" (positivi e negativi) che vanno a formare due veri e propri squadroni in contrapposizione (fino alla scatenata battaglia finale). Un cenno al cast, assemblato in modo perfetto. A partire dai due giovani protagonisti, totalmente aderenti ai rispettivi ruoli. Sia Aaron Johnson che la splendida Chloe Moretz sembrano nati per rivestire quei due personaggi: lei ironica ed elegante, lui vulnerabile e umanissimo. Ma anche tutti gli altri ne escono a testa alta. John Leguizamo (l'ispanico più popolare di Hollywood). Jim Carrey (clamorosamente istrione, qui in un ruolo che ne evidenzia le virtù gustosamente gigionesche confermandolo come uno dei più grandi performer viventi). Christopher Mintz-Plasse (un supercattivo carico di movenze e posture volutamente ridicole, nonchè rinomato co-protagonista di tante commedie giovanili americane). Nel film sono presenti scene irresistibili nella loro carica di ironica cattiveria e di grottesca trivialità: esemplare la sequenza di vomito e diarrea che mandano in panico le ragazze "fighe" della scuola, oppure quando quelle stesse ragazze si "bagnano" vedendo alla tv una boy band in stile "One Direction" (mentre da sottolineare che il protagonista ha ben visibile nella sua cameretta il poster di "American Jesus" dei Bad Religion!). Ma le annotazioni "puntute" sono anche altre, come quando il cattivone chiamato "Motherfucker" afferma che l'americano medio aspira a due cose: vincere la lotteria e scopare Scarlett Johanssen. Per non citare poi le ultimissime parole pronunciate da Kick Ass prima dei titoli di coda: ascoltàtele con attenzione, sono meno banali di quanto possano apparire, quando lui parla di "pagliacci in calzamaglia"...


Voto: 10

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