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[REC] 4 - Apocalypse

Regia di Jaume Balagueró vedi scheda film

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La recensione su [REC] 4 - Apocalypse

di alan smithee
6 stelle

La tetralogia di Rec del duo Plaza/Balaguerò, ha avuto una partenza esplosiva, un dignitoso cupissimo seguito senza speranza, ed una curiosa biforcazione dualistica finale. Circostanza che rende la serie un curioso esempio di franchise astutamente organizzato, pensato, commercializzato, al fine di far soldi, restando in territori dignitosi, quanto a qualità di un prodotto che valica i confini iberici, per proporsi all'intero mercato internazionale globale.

Nel quarto e, ad oggi, ultimo capitolo, Jaume Balaguerò riprende il personaggio della reporter intrepida e spericolata Angela Vidal (la interpreta l'ombrosa - ma ne ha tutte le ragioni per esserlo - Manuela Velasco), risultata superstite alla fine del secondo episodio, e per qusto portata in luogo sicuro in mezzo al mare su un cargo, isolata come la portatrice, insospettabilemnte sana, di una infezione da virus mortale ancora sconosciuto e potenzialmente in grado di sterminare l'intera popolazione del pianeta.

All'interno di quel microcosmo, minacciato oltre a tutto da condizioni meteo alquanto minacciose, si creeranno tutte le casistiche di rito per consentire alla minaccia virulenta di ripresentarsi, più agguerrita che prima, costringendo un manipolo di eroi per caso, oltre che la nostra protagonista, a battersi contro la malattia, i periocolosi e letali contagiati, ma anche contro le autorità che cercano in tutti i modi di debelalre la minaccia, senza soffermarsi granché su aspetti inerenti la dignità personale o il rispetto dei diritti inviolabili in capo ad ogni essere umano.

Dopo una partenza un pò incerta, afflitto dai soliti personaggi macchiettistici sin troppo sopra le righe, dai cattivi sin troppo cattivi ed i buoni sin troppo volenterosi, il film di balaguerò cambia marcia, concitandosi nei ritmi e usufruendo di una tempesta marina per accumulare un'efficace appeal scenografico che ci fa mettere in disparte le non molte riserve di una vicenda sin troppo meccanica e piena di déjà-vu.

Balaguerò sa in fondo fare il suo mestiere con navigata professionalità, e confeziona un quarto capitolo conclusivo (?) tutto sommato piacevole, in grado di filare liscio e garantendo un'ora e mezza di suspence piuttosto costante e di discreto livello. 

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