La recensione su Troll 2

Sembra la parodia di sé stesso, tale è la dose di assurdità ai limiti del tollerabile contenuta in questa... cosa(!?!).

 La regia di Fragasso (qui col nome d'"""""""arte""""""" (???????) di Drake Floyd) è alquanto boh, nel senso che compie scelte davvero incomprensibili: a parte le inquadrature di dubbia utilità (i quadri dei goblin, fulmini su schermo nero), il culmine della follia del nostro caro Claudio si vede nella scena dei popcorn, dove i popcorn, appunto, vengono sparati da tutte le parti fuorché dalla pannocchia donde dovrebbero partire. Divertentissima la teatralità con cui vengono mostrati i vari "assedi" dei goblin-abitanti di Nilbog: i nostri cari mostri usano infatti la celeberrima tattica del "ti-squadro-con-cattiveria", strategia che consiste nello squadrare il nemico per un'infinità di tempo, riempiendoli di Terror, obbligando le vittime ad una fuga prudente e lenta. Tutto il film è inoltre incasinato, ma non per qualche scelta artistica particolare e studiata: è un casino mentale che, grazie a montaggi assurdi, scene a caso, scene lente, buchi narrativi macroscopici, crea confusione nella mente del povero spettatore, rivelando la confusione mentale della coppia di "sceneggiatori" autrice di tale delirio, ovvero Fragasso e la moglie Drudi. Infatti la sceneggiatura è, come in "Zombi 3", il "piatto forte" dei Drugasso: battute deliranti, reazioni emotive incredibili (nel senso che non è possibile crederci), trovate assurde (il bambino che, invece di togliere il cibo dalle mani dei familiari "pietrificati", decide di urinare sulla tavola!), dettagli trascurati (che fine fanno i tre ragazzi amici del fidanzato della sorella del protagonista?) e l'abuso continuo del "deus ex machina" incarnato nel nonno defunto (appare 3000 volte per salvare la situazione, infrangendo tutte le regole dell'Aldilà, peggio che in "Ghost").  

Inutile dire che, anche per quanto riguarda il cast, l'(anti-)opera non brilla certo per qualità: il bambino protagonista sembra la versione orrenda del bimbo della Kinder, la madre ha uno sguardo allucinato per tutta la durata della pellicola, il padre riesce a sembrare imbecille anche quando sta zitto, la sorella è l'incarnazione perfetta di ogni bimbetta rompi-maroni, il di lei fidanzato ha una faccia da schiaffi, gli amici del ragazzo rivelano tutta la loro idiozia già nei loro volti, i cittadini di Nilbog sembrano i cattivi della Melevisione (ma molto meno terrificanti e con molto meno carisma), e infine la strega accentua a tal punto la mimica facciale da sembrare più un personaggio di "The Rocky Horror Picture Show" scartato per la sua troppo scarsa empatia (e, probabilmente, per la mancanza di talento canoro) che non la villain principale di quello che dovrebbe essere in teoria un film appartenente al Genere Horror (ma i dubbi che sia un film comico demenziale sono molteplici). Unico che, più o meno, si salva è il nonno, che per lo meno riesce a dare un po' di personalità al suo personaggio.

Dulcis in fundo, il "make up" delle creature, praticamente i fratelli deformi e inespressivi dei Muppets, o gli animali domestici ogm degli Ewok: dei nani (spero per loro pagati bene) con delle vomitevoli (davvero, quando vedo le loro facce mi viene il voltastomaco) maschere da Halloween completamente rigide.

Ricapitolando, un """film""" (???) """""Horror""""" (?????) che non è possibile definire pessimo senza offendere la definizione stessa del vocabolo, resta comunque ottimo da vedere per via della sua overdose di comicità involontaria, rivelandosi quindi un ottimo film parodistico, dove il materiale parodiato, ripeto, è il film stesso (altro che metacinema).

Buona Visione!