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L'ultima ruota del carro

Regia di Giovanni Veronesi vedi scheda film

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La recensione su L'ultima ruota del carro

di Furetto60
7 stelle

Buona commedia di costume del regista Veronesi, con Elio Germano in gran forma.

Ernesto Fioretti,personaggio realmente esistente, al quale s'ispira il regista, che nella finzione cinematografica assume il nome di Ernesto Marchetti,è il classico uomo qualunque o l'uomo della strada che dir si voglia,da piccolo il padre ha sentenziato che lui è "l'ultima ruota del carro",come da titolo e così è stato.Romano,tifoso della Roma,a ogni compleanno interroga i figli sulla formazione della squadra,fa tanti mestieri poi sceglie di fare il traslocatore e gira con il suo camion,attraversando le strade della penisola,imbattendosi in persone e situazioni,40 anni di storia dell'Italia,vista attraverso i suoi  occhi semplici,tra eventi privati e pubblici,l'omicidio di Moro,il rampatismo degli anni ottanta,con l'avvento dei socialisti al potere,che governano insieme alla democrazia cristiana,potenti ago della bilancia nella politica italiana,poi tangentopoli e tutti gli scandali ,con le immagini di repertorio del vero lancio di monetine all'indirizzo di Craxi, fuori all'albergo Rafael,a seguire l'ascesa berlusconiana, sogni di gloria di amici come Giacinto,voltagabbana e trasformista, che, non disdegna di sporcarsi le mani per una briciola di potere e di denaro,poi l'amore sincero per la fedele compagna Angela e gli immancabili alti e bassi della propria vita che si sovrappongono con le cadute e le riprese del paese,spesso viene sballottato inconsapevolmente, tra persone  stravaganti e  situazioni grottesche, quando non addirittura spiacevoli,tra imbrogli e malaffare,speranze e delusioni, tempeste e schiarite,scansa gli ostacoli più insidiosi, restando fedele alla famiglia, agli amici e ai propri ideali 

Giovanni Veronesi gira un film ambizioso,l'intento è quello di raccontare l'Italia e gli italiani,partendo dal basso,seguendo un uomo normale,con un taglio minimalista,affida ad Elio Germano il ruolo del protagonista e la scelta da questo punto di vista è vincente, nessuno più di lui, oggi riesce a calarsi nei panni di chichessia con la sua capacità e il suo istrionismo, anche i personaggi di contorno sono efficacemente pittoreschi,in particolare Maurizio Battista, caratterista strepitoso e peraltro grande umorista,guardatevi i suoi spettacoli a teatro,sono quanto mai esilaranti.

Buona anche la ricostruzione storica, i costumi e la  fotografia, mentre il montaggio è un pò frenetico.Quello che forse manca è l'approfondimento di certi episodi e di taluni personaggi,che sono solo abbozzati,ma è chiaro che in meno di  due ore,non si poteva fare di più.

Nel complesso è sicuramente una buona prova.

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