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Saving Mr. Banks

Regia di John Lee Hancock vedi scheda film

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La recensione su Saving Mr. Banks

di barabbovich
8 stelle

È soltanto in apparenza che miss Pamela Travers (guai a chiamarla Pam o, peggio, missis) vuole salvare la sua creatura letteraria, Mary Poppins, dai cachinni, le canzoncine e i cartoons del cinema disneyano. La realtà è che, attraverso la metafora letteraria di Mr. Banks, il capofamiglia presso il quale alloggia la più famosa tata della letteratura per ragazzi, Pamela cerca un riscatto per quel padre tanto amato (Farrell), un coacervo di contraddizioni capace di passare dal rapporto compulsivo con la bottiglia all'amore più totale per la sua famiglia.
Dopo vent'anni di pressioni costantemente ricevute da Walt Disney in persona (interpretato dal solito, impeccabile Tom Hanks), Pamela (Thompson) si decide a varcare l'oceano per valutare un possibile accordo con lo sceneggiatore e con gli autori della colonna sonora in merito a una possibile trasposizione cinematografica delle avventure che hanno per protagonista la sua celebre tata. Spigolosissima, caparbiamente abbarbicata alle sua abitudini british (ma in realtà lei è australiana), a cominciare dal rituale di quel tè col latte, portata a disprezzare come forme di tracotante opulenza tutte le espressioni dell'industria culturale americana, la scrittrice sembra quasi sfiorare il compromesso per la cessione dei diritti, salvo poi girare i tacchi e rientrare nella sua casa londinese costantemente vuota. Quando Disney in persona suonerà al suo campanello per spiegarle che sì, Mr. Banks sarebbe stato salvato nel finale della storia e che non sarebbe apparso come un fallito, allora la donna tornerà sui suoi passi.
Su sceneggiatura di Kelly Marcel e Sue Smith, John Lee Hancock firma un dramedy che è un vero thriller dell'anima, il racconto del tentativo costante di una donna di successo di affrancarsi da un'infanzia dolorosa, dal ricordo di un padre ammirato e amato, ma puntualmente costretto al licenziamento per via del gomito sempre un po' troppo alzato. Emma Thompson, mai in forma tanto smagliante dai tempi di Quel che resta del giorno, anima un personaggio fiero e acuminato, e tuttavia capace di sdilinquirsi in un pianto liberatorio così come in un ballo irresistibile non appena riesce a scorgere una via d'uscita per il suo adorato Mr. Banks.

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