Regia di Massimo Venier vedi scheda film
Contestualizzare Il vedovo di Risi trasportandolo dal Boom economico di quegli anni alla crisi attuali di per sè era anche fattibile, solo devo capire le scellerate scelte di casting operate per questa pellicola. Aldilà di un contesto generale ridotto poco più ad una fiacca farsa, colpisce proprio la scelta dei due protagonisti a far rinverdire la coppia Sordi/Valeri. La Littizzetto avrebbe anche il phisique du role, ma si ferma solo a quello, perchè al cinema non funziona: è irritante, petulante ed il personaggio è troppo caricato e volgare che non possiede nemmeno un grammo della sottile perfidia della Valeri. In parole povere dopo dieci minuti gli faresti fare la fine del sorcio con una bella badilata assestata in capo e farla stare zitta. Capitolo De Luigi: cosa centra? Una semplice domanda che non troverà mai una risposta. Il motivo? Basta vedere il suo curriculum di attore e dei ruoli che ha fatto. Non discuto la bravura o meno dell'attore, ma se c'è un ruolo meno appropriato per lui è proprio questo. Personalmente mi sembra antitetico alle sue caratteristiche e nella pellicola mi è sembrato veramente a disagio. Il film pur riproponendo le medesime situazioni del Vedovo non offre praticamente nulla se non battute fiacche, scarsa caratterizzazione dei comprimari (altro punto di forza del film di Risi) e soprattutto, come detto, due protagonisti sbagliati.
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