Regia di Paolo Genovese vedi scheda film
Commedia agrodolce di Genovese,ottimo film e buon cast
Un ricco solo e infelice,Leone,che non ha con chi trascorrere la notte di natale ,ingaggia una compagnia di attori, per interpretare per 24 ore una famiglia,la sua ,per meglio dire quella che lui non ha mai avuto,ma che tanto avrebbe voluto avere,assegnando a ciascuno un ruolo preciso e un copione da rispettare in dettaglio.Dunque si affitta una "famiglia perfetta"e si trova momentaneamente con una moglie, un fratello,Giallini,che impartisce ai giovani colleghi lezioni pratiche sulla capacità di compenetrazione,una cognata, tre figli e una mamma,la sempreverde Occhini,che si produrrà in un divertente fuori programma, ma la finzione e la realtà si mescoleranno. Gli esiti saranno imprevedibli,, anche perchè la vicenda s'intreccierà con quella di un'ignara autostoppista, rendendo ancora più piccante la situazione già di per se grottesca.
Genovese,gira il remake di un film spagnolo degli anni '90,"Familia"e confeziona un lavoro dal sapore agrodolce, che comincia a passo di farsa, per divenire nello sviluppo una prova molto più introspettiva,con il tratto della commedia drammatica,che si esplicita nella fusione tra realtà e rappresentazione, scandaglia i rapporti umani in particolare quelli di coppia,compie una profonda riflessione sul tema della solitudine.La situazione assolutamente paradossale, genererà ripetuti attriti tra il committente e gli attori e tra gli interpreti stessi che in condizione di simulare un'altra vita,se ne faranno addirittura sedurre, il racconto trova i maggiori motivi d'interesse,nella possibilità che la recitazione, consenta di trasformare la realtà,di adattarla alle esigenze "artistiche" come si dice quando l'arte imita la vita e viceversa. Antipatico ed esigente,in modo maniacale ,con i suoi attori,che dovranno assecondarne i capricci , come un "regista"impegnativo, che pretende la perfezione della recita,perchè anche un piccolo particolare potrebbe renderla "falsa" ,Leone,alias Castellitto, assiste con tristezza,al Natale e alla vita, che avrebbe potuto avere nel passato e che,presumibilmente forse riuscirà ad avere nel suo immediato futuro,l'incontro fortuito con la Neri potrebbe essere la sua svolta.
Molto intrigante
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