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Poveri ma belli

Regia di Dino Risi vedi scheda film

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La recensione su Poveri ma belli

di kerouac
4 stelle

Avviso: il seguente signor Kerouac ha sempre apprezzato molto il cinema di Dino Risi, forse perché lo riteneva più corrosivo della soda caustica. Il problema è che con POVERI MA BELLI lo spettatore non si ritrova a bere arsenico ma una camomilla spruzzata con il semolino.
Che sia un film importante perché ha creato il filone del “neorealismo rosa” (di cui non si sentiva la necessità), che sia importante perché è la prima opera di peso (leggero) del grande Dino, che sia importante perché le casse del cinema italiano ne sentono la mancanza, che sia importante … un momento… e LADRI DI BICICLETTE cos’è allora? IMPORTANTE. E IL SORPASSO che cos’è allora? IMPORTANTE. Fermiamoci a Risi, restiamo sul suo terreno e poniamoci l’asfissiante domanda: cos’era IMPORTANTE per Dino Risi?
Bersagliare la falsità nostrana? Affermativo! Girare commedie? Affermativo! Circumnavigare l’Africa? Non lo so. Tra le cose IMPORTANTI probabilmente (ma non lo dico per screditarlo) non mancava la volontà di fare sfracelli al botteghino… almeno in alcune circostanze e con certi film.
Tra le cose NON IMPORTANTI, fare sempre ottimi film. Tra le cose NON IMPORTANTI, disconoscere POVERI MA BELLI.
In realtà POVERI MA BELLI è un film IMPORTANTE perché è un’ulteriore testimonianza dell’IMPORTANZA del mistero uomo: così come l’Effetto Serra parcheggia indisturbato sul nostro futuro senza che i potenti diano veramente una svolta radicale alle NON IMPORTANTI pretese ecologiste, così come l’Italia è il primo paese al mondo nella produzione di mine antiuomo ma sbandiera le sue IMPORTANTI intenzioni pacifiste con spudorata innocenza, così come la Cina si prepara a mostrare il sorriso per le Olimpiadi ma è IMPORTANTE che in Tibet o con i lavoratori sottopagati si comporti con la noncuranza di chi è conscio che secoli e secoli di civiltà non sono serviti a far evolvere l’umanità, così come Dario Argento non è stato ancora ricoverato nel reparto psichiatrico di qualche IMPORTANTE ospedale (lo dico per scherzo Dariuccio, e che vedendo i tuoi film mi preoccupo del tuo precario stato mentale…non si sa mai che un giorno scambi la finzione con il reale…), e così all’infinito dell’IMPORTANTE e del NON IMPORTANTE, fino ad arrivare come in 2001: ODISSEA NELLO SPAZIO ai confini di tutto e trovare il segreto della vita: il malcapitato POVERI MA BELLI, amatissimo da schiere di pubblico, apprezzato persino dalla critica oltranzista. Dilemma: IMPORTANTE o NON IMPORTANTE?

Per chi non si accontenta o non accetta lo sfogo di queste righe, ecco un commento: due bellimbusti mascelloni, vicini di casa, amici da una vita, che pensano solo a rimorchiare, si innamorano di Giovanna, la biondina tutto petto irresistibile, in realtà precipitata da Miss Italia e con la voce doppiata, che disumanamente si sforza di interpretare la ragazza della porta accanto con un indiscutibile principio morale: bacia chi ti passa, fidanzati con tutti, mollali, ma non passerai per una ragazza facile, soprattutto se anche papà ti appoggia…
Giustamente meglio non accontentare nessuno dei due, così alla fine torneranno alla fondamentale occupazione di maschioni senza cervello e magari i produttori sfoderano la loro inconfondibile originalità facendoci un seguito…
Il neorealismo di questo film si limita all’ambientazione. La profondità dei sentimenti e delle psicologie della storia (che in fin dei conti è pochade vigliaccamente banale) porta ancora la scritta LAVORI IN CORSO, i significati morali…Ma contano davvero? Tanto la gente dice che è un film senza pretese e adatto a tutti i poveri italiani che rivedono se stessi. Il resto NON è IMPORTANTE.
Quello che mi terrorizza è rispondere alla seguente domanda: se a tutti piace perché descrive i giovani meglio di una radiografia, la nostra generazione è davvero costituita da una mandria di zoticoni vuoti e incapaci di formulare pensieri diversi dall’amore secondo Moccia? Di fronte a queste insicurezze, pervaso dalla speranza che POVERI MA BELLI sia un incubo come quelli che fa abitualmente DYLAN DOG, e dall’inquietante presagio che dal 1956 a oggi (HO VOGLIA DI TE e SCUSA MA TI CHIAMO AMORE a dimostrarlo) il cinema popolare italiano non sia riuscito ancora a cambiare di una virgola la sua concezione delle persone tra i 15 e i 20 anni, ho solo la consapevolezza che “il naufragar non m’è dolce in questo mare”.

Cosa cambierei

Signori utenti prego attenuare i possibili insulti. Cercate di capire: ero reduce da IL GIOVEDI' e vedere un Risi molto più ridimensionato piange il cuore.

Su Renato Salvatori

Muscoli.

Su Maurizio Arena

Muscoli.

Su Marisa Allasio

Seno e capelli biondi.

Su Dino Risi

La sua regia più sopravvalutata. Capisco che molti ne hanno colo l'ironia, e il disincanto con cui prende in giro questi giovanotti del suo tempo, ma da qui a considerare POVERI MA BELLI un bel film...o uno dei capolavori di Risi... Forse la più sopravvalutata commedia italiana di sempre.

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