Espandi menu
cerca
Il mostro dei cieli

Regia di Fred F. Sears vedi scheda film

Recensioni

L'autore

marcopolo30

marcopolo30

Iscritto dal 1 settembre 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 125
  • Post 3
  • Recensioni 3017
  • Playlist 11
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Il mostro dei cieli

di marcopolo30
1 stelle

Esempio di fantascienza anni '50 della più infima fattura. Modestia del plot a parte, è la ridicola e grottesca realizzazione del mostro gigante a causare la bocciatura senza appello di questo “Il mostro dei cieli”.

Gli anni '50, si sa, furono terreno fertile per il cinema di fantascienza e più in particolare per film a tema mostri giganti. La qualità di tali produzioni variava e anche di molto, vuoi per capacità tecniche dei realizzatori, vuoi per possibilità più o meno ampie di budget. Questo “Il mostro dei cieli” va però a posizionarsi con pieno diritto in una categoria tutta sua, quella dei film fantascientifici a tema mostri giganti involontariamente comici. Il plot non è granché difforme da tante altre simili produzione coeve di bassa lega, con un uccello grande come un transatlantico, invisibile ai radar, refrattario a missili e proiettili, e straordinariamente vorace. Va da se che la descrizione “grande come un transatlantico e invisibile ai radar” sarebbe già di suo risibile giacché un oggetto volante di quelle dimensioni sarebbe facilmente visibile a occhio nudo, ma vabbeh, come detto, la verosimiglianza nel plot conta fino a un certo punto in questo tipo di film. E tale giustificazione varrebbe anche per la pauperrima costruzione dei personaggi, presenti peraltro in numero irrealisticamente risicato. Il vero handycap de “Il mostro dei cieli” è però la creatura che, spaventosa nelle intenzioni degli autori, risulta grottescamente comica nei fatti. Sembra una sorta di tacchino gigante con uno sparuto ciuffo di penne sulla testa, becco sempre aperto, occhi inerti e movimento d'ali tanto naturale quanto le labbra di Alba Parietti. Si narra che tale obbrobrio venne realizzato da una ditta low-cost messicana su commissione del produttore Sam Katzman allo scopo di risparmiare quanto più possibile, e che una volta presa visione di cotanto scempio questi insistette comunque nell'usarlo, nonostante il (saggio) parere contrario dei suoi collaboratori. Completano il disastroso quadro le tipiche riprese di repertorio usate per riempire i gap tra le scene col tacchinazzo gigante e quelle, bolse e statiche, in interni. Un film insomma da evitare a tutti i costi.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati