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Mea Maxima Culpa - Silenzio nella casa di Dio

Regia di Alex Gibney vedi scheda film

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La recensione su Mea Maxima Culpa - Silenzio nella casa di Dio

di kubritch
10 stelle

Quello che mi piace di questo documentario è la progressione da un linguaggio giornalistico affabulatorio di forma, al quanto, convenzionale - all'americana - che, a tratti, fa sospettare un'operazione di contraffazione dei fatti; ad una forma di inchiesta dettagliatamente articolata. Alla fine si prende coscienza con commozione che quelle cose sono davvero accadute e che la fiction non nasconde doppi fini, non indugia sul piacere catartico del morboso. Anche per un ateo cristofilo come me che non teme di dichiararsi pubblicamente tale (esiste una categoria di nichilisti che maschera convenientemente il proprio ateismo per profitto: i capitalisti fondamentalisti del tipo thatcheriani spregiudicati, i berlusconiani), è dura credere che certe cose avvengano davvero specialmente in ambienti in cui la regola vorrebbe che si operasse con il massimo rispetto nei confronti dei fanciulli. Tuttavia noi, razionali spassionati antifanatismo, sappiamo che esistono impulsi insopprimibili dell'uomo che non si lasciano piegare dalla volontà come invece si ostinano a credere i cattolici integralisti alla talebana. Dov'è la psicanalisi, la psichiatria? Forse è a godere dei vantaggi che le casse opulente dello stato vaticano riservano? (Senza l'8xmille, che ne sarebbe di questa povera gente? Con tutti i beni che gestiscono, protetti da una forma statale riconosciuta dalle nazioni unite???) E' assurdo quello che accade. I risultati dell'ipocrisia ce li spiega correttamente il film. La questione è più grave di quanto si pensi. Come mai in Italia non se ne parla? La risposta è: Catechismo precomunione, precresima, prematriminiale; ore di religione pagate dai cittadini italiani anziché da quelli vaticaniani; fiction e talk show propagandistici; televisioni, radio, giornali, producenti un enorme giro di evasione fiscale. L'Italia vive sotto una campana di vetro sottoposta ad un filtro culturale di matrice cattolica che della libertà d'espressione permette solo l'apparenza, quel tanto che basta per non essere sanzionati ed estromessi dai partner occidentali più progrediti. Dunque, le menzogne sono a vari livelli.
Mi ha colpito un'analogia con "Oltre la collina" i Mungiu: la lunga lista dei peccati da confessare. Ne ignoravo l'esistenza. Inquietante.

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