Espandi menu
cerca
Apocalypse domani

Regia di Antonio Margheriti vedi scheda film

Recensioni

L'autore

marcopolo30

marcopolo30

Iscritto dal 1 settembre 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 125
  • Post 3
  • Recensioni 3012
  • Playlist 11
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Apocalypse domani

di marcopolo30
5 stelle

Strano oggetto, questo di Margheriti, che offre un inizio in Vietnam pauperrimo e del tutto privo di senso, messo lì al solo scopo di giustificare il truffaldino titolo, seguito poi da un horror urbano a tema cannibalismo davvero interessante.

Strano oggetto questo “Apocalypse Domani” di Antonio Margheriti. Strano nel senso che sembra quasi di assistere a due film distinti: una prima brevissima parte ambientata in Vietnam al solo scopo di giustificare un titolo che richiami il capolavoro, allora recentissimo, di Francis Ford Coppola, quindi un cupo horror urbano a tema cannibalismo che con i Missing in Action del Vietnam ha ben poco a spartire. E tale forzatura risulta in questo caso un vero peccato, perché il film in se possiede una sua trama ben congegnata e realizzata con buona maestrìa da un artigiano che certamente sapeva il fatto suo. Alcuni momenti gore sono davvero di primissima categoria, e nella realizzazione e nelle tempistiche, seppur musicati poi male, con temi prevalentemente jazz che davvero in tali circostanze stonano non poco. E notevolissimo è anche il finale, degno di lode. Velo pietoso invece sulla prima scena quella, come scrivevo in apertura, nel Vietnam, che oltre ad essere stata realizzata con i piedi è completamente priva di senso e finisce con il creare delle premesse completamente assurde per l'intero plot. Pensate: per quale reagione i Vietcong avrebbero dovuto tenere in vita due prigionieri di guerra (di numero) diventati cannibali? Purtroppo il Sig. Margheriti non è più tra noi e non sarà possibile chiederlo a lui, ma dovendo scommettere punterei certamente i miei euri su un produttore senza troppi peli sullo stomaco che disse al regista qualcosa come: “Sì, sì, il film va bene così come lo hai scritto, chi se ne frega, ma devi aggiungerci un richiamo al Vietnam così il pubblico penserà di andare a vedere un film di guerra, che di questi tempi fa cassetta”.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati