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Un piano perfetto

Regia di Pascal Chaumeil vedi scheda film

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La recensione su Un piano perfetto

di supadany
6 stelle

Ecco una commedia romantica francese in moto perenne che proprio per questo suo essere trova una sua dimensione; se dal punto di vista formale è di una prevedibilità assoluta, sul versante comico si destreggia alla grande.

Isabelle (Diane Kruger) è una donna molto determinata, tanto che per infrangere il tabù di famiglia che vuole tutte le donne divorziare al primo matrimonio, prima di sposare l’uomo che ama ne cerca uno da raggirare con un falso amore.

Ma s’imbatte in Jean Yves (Dany Boom), in apparenza il fantoccio ideale per il suo fine, ma in fondo meno banale di quanto si possa pensare in prima battuta.

Sarà vero amore ciò che (sembra) luccica(re)?

 

Diane Kruger, Dany Boon

Un piano perfetto (2012): Diane Kruger, Dany Boon

 

Banale ma molto comico.

Così si può sintetizzare velocemente il film di Pascal Chaumeil (reduce dal successo de “Il truffacuori” (2010)) , infatti la scontatezza raggiunge livelli estremi ma in casi come questo è meglio vivere la visione senza troppi patemi d’animo, più che altro il film fa di tutto per avallare questa tesi.

Il ritmo è letteralmente scatenato, probabilmente solo un po’ troppo dilatato sul finale (quando poi è anche inutile spenderci troppo tempo, il più è fatto e si rischia solo di inquinarlo), qualche aneddoto aiuta, ma soprattutto il vero motore è dato dai due protagonisti, così distanti (come l’amore quando si definisce cieco) da integrarsi alla perfezione.

Dany Boom e Diane Kruger se la intendono alla grande, un vero straripante beota il primo (ed i suoi tempi comici sono perfetti), gran donna la seconda ed anche per questo si può stare maggiormente al gioco del suo folle piano (in più la commedia non è proprio il suo genere di riferimento, ma funziona).

Si tratta in fondo di un film da bere tutto d’un fiato, che non si accontenta dell’unica schermata (è pensato comunque “in grande” con tante location da proporre e risvolti consequenziali adeguati al singolo caso), chiaro che con un minimo di scrittura in più sarebbe potuto diventare un “cult” nel suo genere, ma nel suo campo rimane comunque un motore inesauribile di battute e situazioni molto divertenti.

Tanto inconsistente quanto esilarante.

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