Pinky Johnson (Crain), una ragazza, figlia di neri ma chiara di pelle, lascia la città di Boston, dove ha conseguito il diploma d'infermiera, per fare ritorno al suo paese d'origine, nel Sud degli Stati Uniti. Pinky, abituata ormai alla vita cittadina dove la gente non dà più peso alle differenze di razza, trova intollerabili i pregiudizi che sono ancora ben radicati nella sua città d'origine.
Note
Bel melò "di testa" di Kazan, la cui direzione fu inizialmente affidata a John Ford. Il film ha tutti i difetti e il semplicismo dei drammi sociali hollywoodiani, ma la messinscena del regista, alla sua quinta regia, è già sicura.
Torna al suo paese natale in Virginia, Pinky, dopo essersi diplomata da infermiera al Nord. Pinky è di famiglia nera, ma ha la pelle molto chiara, tanto da potersi confondere senza problemi coi bianchi, tacendo le proprie autentiche origini. Del resto, l'attrice è Jeanne Crain! Com'è facilmente intuibile, la ragazza si sente come un corpo totalmente estraneo in questo… leggi tutto
Torna al suo paese natale in Virginia, Pinky, dopo essersi diplomata da infermiera al Nord. Pinky è di famiglia nera, ma ha la pelle molto chiara, tanto da potersi confondere senza problemi coi bianchi, tacendo le proprie autentiche origini. Del resto, l'attrice è Jeanne Crain! Com'è facilmente intuibile, la ragazza si sente come un corpo totalmente estraneo in questo…
Vigoroso dramma anti-razziale di Elia Kazan, autore senza mezze misure e sempre attento alle minoranze etniche, che siano gli ebrei di 'Barriera invisibile' o gli afroamericani del profondo Sud degli Stati Uniti in un'epoca in cui la discriminazione, se non era ai livelli dell'Apartheid, poco ci mancava. Alcuni passaggi sono un pò forzati e didascalici - l'analfabetismo della zia (Ethel Waters)…
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Commenti (1) vedi tutti
Buon film di Elia Kazan, d'importanza storica involontaria.
leggi la recensione completa di giansnow89