Regia di Steven Knight vedi scheda film
Lui (Statham) è un ex combattente in Afghanistan con qualche cicatrice sulla coscienza. Lei (Buzek) è una suora di origini polacche che avrebbe voluto continuare a studiare danza classica e che invece sfama i drop outs come lui, gente costretta non solo a vivere in strada, ma anche a subire le angherie di qualche sgherro. Finché un giorno lui, con una generosissima quanto implausibile mano data dal caso, non inizia a rifarsi una vita come uomo di fiducia di un capomafia cinese. E a mettersi alla ricerca dell'assassino della sua amica clochard, trasformandosi nell'ennesima reinvenzione de Il giustiziere della notte.
Thriller completamente inverosimile che inanella cliché sulla redenzione a tutto spiano: dalla suorina quattrocchi e inguardabile al reduce vittima dei complessi di colpa per la malefatte in trasferta. Se ci si accontenta di qualche scazzottata, una manciata di scene a suon di arti marziali e un paio di inseguimenti a piedi lo si può anche vedere, ricordandosi però che la regia (stiamo parlando di un esordio) è quasi inesistente e che chiamare "attore" il protagonista è un'offesa a tutta la categoria.
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