Regia di Marino Girolami vedi scheda film
Fa ridere, ma fa ridere stupidamente, sia qui che in tutti i film della saga... il successo è dovuto alla facile ilarità che destano nei giovani adolescenti le miriadi di situazioni volgari in cui si ha a che fare con rutti ed altre emanazioni corporee, il tutto condito da un ridondante accento romanesco, ma la "trama" è nulla, lo sfondo fa intravedere sempre e solo volgarità fine a se stessa, ed il significato è pari a zero: siamo ben lontani dai personaggi limpidi e innocenti alla "Astrid Lindgren" che apparentemente parrebbero voler qui essere imitati... abbiamo sempre e solo a che fare con un monello perdigiorno, i suoi scherzi verso la gente "perbene", un padre e gli insegnanti che tentano inutilmente di castigarlo... si salva unicamente per aver fatto ridere molti ragazzi tra i 7 e i 12 anni circa, in un' epoca che stava uscendo dal rigore austero in cui la parolaccia era tabù...
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