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Elysium

Regia di Neill Blomkamp vedi scheda film

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La recensione su Elysium

di CineNihilist
7 stelle

Neil Blomkamp per la prima volta decide di spostarsi dalle periferie del Sudafrica alla "suburbia" della California, esplorando le complessità dei flussi migratori ispanici per costruire un worldbuilding distopico funzionale alla sua dichiarata critica al classismo sempre più crescente negli Stati Uniti.

La trama racconta le sorti di una California futuristica ormai sull'orlo della carestia, dove non esistono più città ma soltanto un'immensa distesa di baraccopoli segnate dalla violenza e da un'enorme precarietà sia igienica che lavorativa. Di fronte a questa situazione drammatica planetaria, le famiglie più ricche della Terra vivono su Elysium, una stazione orbitante nello spazio dotata delle più moderne tecnologie che garantiscono un ecosistema terrestre paradisiaco e risorse illimitate. La disuguaglianza sociale è lampante, infatti l'aumento delle tensioni sia migratorie che politiche portano inevitabilmente all'uso del pugno di ferro da parte del governo conservatore di Elysium, che non esita ad usare la violenza sia preventiva che punitiva per mantenere il precario status quo. Il sovvertimento alla rigida regola gerarchica instaurata dalla borghesia spaziale non può venire altrimenti che dal basso ovvero dal pianeta Terra, dove decine di migranti clandestini ogni anno provano a salire su Elysium, fallendo miseramente a causa dei rimpatri e della distruzione delle loro navi spaziali da parte dei mercenari affiliati clandestinamente al Ministro della Difesa, Jessica Delacourt. L'unico modo per cambiare il sistema tirannico della turbocapitalista Elysium risiede nella disperazione e nella tenacia di Max Da Costa, operaio sottopagato esposto ad una radiazione gamma in fabbrica che lo lascia solamente con 5 giorni di vita.

Il messaggio rivoluzionario socialista di Neil Blomkamp risulta chiaro e conciso, dove descrive perfettamente una lotta di classe al limite della sopravvivenza, in cui il classismo regna sovrano segnando definitivamente l'inizio della fine dell'umanità. Il genere umano nonostante abbia distrutto l'ambiente del proprio pianeta, ancora si ostina a dividersi in classi e privilegi fini a sé stessi, sacrificando la collettività della specie in favore di un individualismo edonista fatto di materia e di poco spirito.

La fede e la sofferenza del proletariato viene portata sulle spalle del tragico protagonista messicano Max Da Costa, che ormai ad un passo dalla morte decide di sacrificare sé stesso per salvare l'umanità dalle disuguaglianze e dalla miseria della malattia, quest'ultima noncurante dell'appartenenza politica dell'individuo infetto. In contrapposizione all'ideale collettivista e socialista del protagonista, si hanno due ideologie politiche spesso complementari, ma che nel lungo termine una sicuramente prevarrà sull'altra in quanto entrambe individualiste nel raggiungere lo stesso scopo: la destra conservatrice e l'estrema destra.

La prima è rappresentata dalla spietata Ministra della Difesa Jessica Delacourt, desiderosa di accrescere il suo potere mostrando una linea più dura sui migranti, ambendo addirittura ad un colpo di stato per rimuovere le resistenze liberal-moderate per ottenere il pieno controllo delle preziose risorse di Elysium. Il lato conservatore del leader non si fa scrupoli ad utilizzare milizie esterne per eliminare i migranti clandestini e finanziare golpi militari con l'aiuto degli industriali turbocapitalisti. La sinergia con le fazioni più estremiste non necessariamente si traduce in un assoluto controllo politico sulle loro pulsioni più violente ed egoistiche, che potrebbero nel lungo termine sovvertire lo status quo autoritario.

La seconda è incarnata dall'agente C.M. Kruger, capo di una milizia di mercenari assoldati dai privati per seminare terrore e distruzione nelle classi più povere. Il vanto del leader è l'uso della violenza sul prossimo, sfruttando la brutalità del militarismo per spaventare le masse ed incassare il denaro proveniente dai loschi clienti. La simbiosi con la destra conservatrice non preclude il fatto che un giorno il fascismo reazionario possa cogliere la minima opportunità per sovvertire lo status quo autoritario della prima, instaurando successivamente un regime più violento e totalitario.

La battaglia sia fisica che ideologica in questa eterna lotta intestina nel genere umano, illustra chiaramente uno scenario drammatico e disperato nel raggiungere un equilibrio pacifico che possa risollevare il benessere collettivo dell'umanità. La lotta di classe tra protagonisti ed antagonisti è fondamentale per comprendere la via per abbattere il sistema diseguale del neoliberismo moderno, che può percorrere soltanto due strade: una violenta ed egoistica, ovvero attraverso il fascismo, mentre un'altra via più libertaria e collettivista attraverso il socialismo.

Il dilemma filosofico sociopolitico che offre Neil Blomkamp è semplicemente straordinario e un'altra volta dimostra come il registra sudafricano abbia intuito perfettamente le due facce della stessa medaglia della società del XXI Secolo, che sull'orlo di una crisi ambientale, culturale e politica, ha necessariamente bisogno di un cambiamento radicale attraverso metodi e ideali pacifici che prevedano misure eque e ragionate per rispondere alle esigenze della collettività. Lo sguardo socialista dell'artista non preclude affatto una polarizzazione della sua ideologia, anzi, offre una visione a 360 gradi sulle conseguenze delle varie ideologie messe in atto dai vari personaggi del lungometraggio.

Tuttavia la componente sociopolitica e per certi versi antropologica del regista non può salvare una pellicola che risente di un'eccessiva semplificazione degli eventi nella seconda parte del film, dove l'azione blockbusteriana hollywoodiana viene portata fino allo sfinimento, eliminando così potenziali approfondimenti tematici e narrativi sulla struttura di Elysium.

Nonostante queste sbavature che hanno rovinato in parte la narrazione della pellicola, Neil Blomkamp dimostra di essere in grado di portare avanti la sua poetica rivoluzionaria anche in terre straniere.

Voto: 7.5

 

locandina

Elysium (2013): locandina

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