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Elysium

Regia di Neill Blomkamp vedi scheda film

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La recensione su Elysium

di supadany
7 stelle

Chiamato a confermare quanto di buono fatto notare col suo precedente lavoro (“District 9” del 2009 mise sostanzialmente d’accordo critica e pubblico), Neill Blomkamp in questa circostanza pare avere tutto ciò che serve per fare un ulteriore balzo in avanti, tra collaboratori illustri, budget ed interpreti, eppure qualcosa pare incepparsi sul più bello, per quanto l’insieme possieda parecchie armi ed il risultato sia nel complesso interessante.

Nel 2154 i ricchi ormai vivono sulla stazione spaziale extra lusso chiamata Elysium, mentre tutti gli altri sono rimasti sulla Terra, ormai in decadenza e senza grosse speranze sociali.

Quando Max (Matt Damon) si ammala gravemente, la sua unica speranza sarà di andare su Elysium, dove potrebbe guarire con pochi secondi di cura.

Più facile a dirsi che a farsi viste le misure di sicurezza, intanto su quel pianeta Delacourt (Jodie Foster) brama la conquista del potere ed una disciplina sempre più ferrea.

 

Matt Damon

Elysium (2013): Matt Damon

 

Lungometraggio numero due per il sudafricano Neill Blomkamp che si ricollega per certi versi al precedente “District 9”, ma stavolta i ghettizzati siamo noi (intesi come pubblico che nella stragrande maggioranza così finirebbero).

Parecchie dinamiche odierne vengono trasferite nel futuro (niente di più facile da pensare) amplificate, per cui l’immigrazione è vietata (dalla Terra ad Elysium), le limitazioni sociali sono molteplici e la forbice tra il lusso e la povertà è oltre modo accentuata.

Il doppio sistema viene inquadrato con una certa cura, sia da un punto di vista prettamente estetico (la stazione orbitante su una ruota è pura libidine visiva) che per le varie dinamiche di vita, mentre agli effetti speciali digitali, laddove possibile, vengono preferite soluzioni artigianali con buoni risultati (ad esempio gli automi sono stati tutti costruiti manualmente e si vede).

Purtroppo il meccanismo tende col trascorrere dei minuti a palesare più di un difetto; diventa infatti un po’ facilotto, ma anche appesantito e faticoso per via di una serie di diramazioni della storia non sempre essenziali (personaggio di Alice Braga con figlia ad esempio) e per qualche approssimazione assai poco credibile (alla fine il super fortino di Elysium viene messo a ferro e fuoco da un paio di uomini).

In ogni caso Neill Blomkamp sa comunicare i messaggi che gli interessano, ad esempio il singolo vale assai meno dell’insieme, per cui anche il finale guarda in questa direzione (e per lo più ciò è un bene), mentre il lavoro concettuale elaborato da Syd Mead (imperdibili in tal senso gli extra presenti sul bluray) su forme ed architetture aggiunge ciò che manca spesso ai film fantascientifici, ovvero un immaginario di alto profilo.

Discreto l’apporto del cast; Matt Damon conferma di andar bene per tutte le stagioni (anche se non incanta quasi mai), Jodie Foster conferisce carattere al suo personaggio (anche se non le è permesso andare oltre), mentre il feticcio del regista Sharlto Copley è una vera e propria ira di Dio.

Un’opera con più luci che ombre, con svariati pregi, ma anche alcune limitazioni che si potevano facilmente evitare o almeno lenire, ma anche così rimane un blockbuster al di sopra della media per quanto Neill Blomkamp lasci la sensazione di poter fare molto di meglio.

Intrigante, ma non fino in fondo.   

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