Trama
In cerca di un lavoro, Pietro Mereu va in giro per nove differenti città italiane con addosso un cartello con la scritta "Disoccupato in affitto". Per le strade di Roma, Firenze, Lecce, Cagliari, Genova, Bologna, Verona, Napoli e Milano, l'uomo sandwich diventa il simbolo di un'ironica provocazione, suscita ilarità tra la gente e, al contempo, offre lo spunto per un'amara inchiesta e riflessioni sulla precaria situazione dei lavoratori italiani negli Anni Zero.
Note
Il risultato è un documentario che, quasi senza volerlo, diviene nel suo farsi e svolgersi un’indagine sociologica, uno spaccato, una fotografia (ancorché sbiadita da una timidezza francamente esagerata). Un’innocua cosuccia che merita certo di essere segnalata per l’impegno e i rimandi non banali (carini i siparietti storici sugli “uomini sandwich” che legano le tappe del viaggio), ma che avrebbe potuto (e dovuto) mostrarsi più cattiva.
Recensioni
Un’insolita inchiesta sul mondo del lavoro. Un’ironica provocazione. Pietro Mereu infila il proprio corpo dentro due cartelli con la scritta «disoccupato in affitto» e comincia a cercare qualunque tipo di occupazione girando il Belpaese (filmato dal regista Luca Merloni) per vedere - Jannacci docet - l’effetto che fa. Una «coraggiosa sfida» (in realtà i due si devono essere divertiti… leggi tutto
1 recensioni sufficienti
Un’insolita inchiesta sul mondo del lavoro. Un’ironica provocazione. Pietro Mereu infila il proprio corpo dentro due cartelli con la scritta «disoccupato in affitto» e comincia a cercare qualunque tipo di occupazione girando il Belpaese (filmato dal regista Luca Merloni) per vedere - Jannacci docet - l’effetto che fa. Una «coraggiosa sfida» (in realtà i due si devono essere divertiti…
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Una taglist dolente, che parla di disoccupazione, di lavoro che non c'è, di precariato. Temi duri, difficili, che di recente hanno attraversato il cinema italiano trasversalmente ai generi: dal documentario sino alla…
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