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Beyond the Walls

Regia di David Lambert vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Beyond the Walls

di alan smithee
6 stelle

ZE FESTIVAL 2012 - PROVENCE ALPES - COTE D'AZUR
Serata conclusiva per la citta' di Nizza della quinta edizione del festival dedicato al cinema a tematica gay; rassegna che da domani si trasferisce a Aubagne per poi toccare le altre due città previste dal programma. Serata e film all'insegna dello slancio amoroso, dell'impeto dei sensi che avvolge e coinvolge due giovani diversi per stile, classe sociale, nazionalita', ma proprio per questo destinati ad attrarsi l'uno con l'altro, dapprima piu' a livello epidermico, superficiale, estetico, tra l'altro a corrente alterna; solo dopo un po' di tempo riuscendo finalmente a condividere una storia d'amore breve ma intensissima che solo gli imprevisti della vita riusciranno ad allentare e a svilire inesorabilmente.
Infatti l'incontro casuale di Paulo, biondo pianista in cerca di fama, con Ilir, bassista albanese che lavora in un bar e lo accoglie presso di se' una sera che. ubriaco, viene lasciato nel locale da alcuni amici, non e' certo subito amore a prima vista: l'attrazione sessuale forte ma di superficie la prova dapprima l'albanese per quel giovane glabro e delicato; l'amore totalizzante che accieca e allontana da ogni altro vincolo o impegno precedente, tocchera' invece a Paulo. Dopo un po' di tentennamenti la storia sembra funzionare e il giovane pianista, lasciata la compagna, si trasferisce presso l'emigrato. Ma proprio quando tutto sembra andare per il meglio, Ilir comunica improvvisamente al suo compagno che deve recarsi qualche giorno fuori citta'. I due simpaticamente e maliziosamente decidono pure di acquistare una sorta di cilicio di metallo presso un sex shop, da applicare al biondo musicista, in modo da preservarlo intatto per il ritorno dell'innamorato. Pero' Ilir non fa ritorno a casa. I giorni trascorrono, l'angoscia aumenta nell'animo del pianista, finché un giorno, tramite una comunicazione postale, Paulo scopre che Ilir e' detenuto in una prigione con l'accusa di spaccio di stupefacenti. Riuscira' la forza di un amore all'apparenza puro e incondizionato a reggere le insidie di una separazione forzata, innaturale e crudele pur se motivata? Nelle favole la risposta e' quasi sempre affermativa. Nella realta', e anche in questo intenso film, le circostanze finiscono per avere la meglio sugli ardori e le passioni piu' infuocate. Sara' un innato istinto di adattamento umano (o animale); sara' la necessita', il desiderio di sopravvivenza che ci rendono piu' cinici di quanto non ci si possa conoscere, riconoscere o accettare; fatto sta che anche questa intensa e sofferta storia d'amore scende a patti con l'inesorabilita' delle circostanze e degli imprevisti che la vita ci riserva nei suoi ciechi accadimenti. La vera forza di un film - che e' piu' un inno, una celebrazione universale della vita di coppia in tutte le sue difficolta' e complicita', prima ancora che un trattato specifico ma piu' prevedibile sulle chances, le probabilita' di successo e i destini altalenanti di una ordinaria convivenza omosessuale a due - e' rappresentata dalla freschezza, dalla passione che trasudano nell'espressivita' dei due bravi giovani interpreti, Guillaume Gouix e Matila Malliarakis.
Grazie alla loro sconcertante naturalezza  noi spettatori fatichiamo (forse anche un po' maliziosamente) a credere che non ci sia stata un po' di sana e condivisa complicita' nelle pur caste scene di intimita' domestica che vedono coinvolti in molte occasioni i due protagonisti di questo realistico melodramma; un'opera che dimostra, una volta per tutte, come la vita regali spesso occasioni quasi fortuite che ti ricaricano di serenita', sicurezza e riempiono un'esistenza fino a poco prima incerta e inappagata, togliendoti poco dopo tutto quanto con inesorabile crudelta'.

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