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Mekong Hotel

Regia di Apichatpong Weerasethakul vedi scheda film

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La recensione su Mekong Hotel

di mck
8 stelle

Prendete e Mangiate…

 

 

Dioniso : " Questi mortali sono proprio divertenti. Noi sappiamo le cose e loro le fanno. Senza di loro mi chiedo che cosa sarebbero i giorni. "

Demetra : " Tutto devo a loro. "

Dioniso : " Tu gli hai dato le biade, io la vite, Deò. Lasciali fare, c’è bisogno d’altro ? […] Ma che vuoi che gli diamo, qualunque cosa ne faranno sempre sangue. "

Demetra : " Dare un senso a quel loro morire. Verrà il giorno che ci penseranno da soli. E lo faranno senza noi, con un racconto. Parleranno di uomini che hanno vinta la morte. […] Faranno da soli. E allora noi ritorneremo quel che fummo : aria, acqua, e terra. "

Dioniso : " Non vivranno più a lungo per questo. "

Demetra : " Sciocco ragazzo, cosa credi ? Ma morire avrà un senso. Moriranno per rinascere anche loro, e non avranno più bisogno di noialtri. "

Dioniso : " Che vuoi fare, Deò ? "

Demetra : " Insegnargli che ci possono eguagliare […]. Ma dirglielo noi. [...] Insegnargli un destino che s’intrecci col nostro. "

Dioniso : " Moriranno lo stesso. "

Demetra : " Moriranno e avran vinta la morte. Vedranno qualcosa oltre il sangue […]. Non temeranno più la morte e non avranno bisogno di placarla versando altro sangue. […] Se mai, c’è il pericolo che trascurino queste ricche campagne. "

Dioniso : " Intanto. Ma una volta che il grano e la vigna avranno il senso della vita eterna, sai che cosa gli uomini vedranno nel pane e nel vino ?

 

 

--[ Prendete : Mangiate la mia Carne e Bevete il mio Sangue : ""spezzare il pane e versare il vino"" : Cristianità Pagana : le religioni nascono dal mito e vincolano al suolo il nostro sganciarci da esso : sono la tumefazione del mito, e ci condizionano il futuro, ci Suggestionano e ci Compromettono lo Sguardo : ''il'' cinema le combatte : l'Artificio è svelato-rivelato : la sospensione dell'Incredulità funziona perché lo Vogliamo, lo Desideriamo con cognizione...non perché ne abbiamo Bisogno o perché la Necessità di fronte alla Paura Ultima ce lo ''impone''...]--

 

 

Carne e sangue, come adesso, come sempre. E carne e sangue gronderanno, non più per placare la morte, ma per raggiungere l’eterno che li aspetta. "

Demetra : " Si direbbe che vedi il futuro. Come puoi dirlo ? "

Dioniso : " Basta avere veduto il passato, Deò. Credi a me. Ma ti approvo. Sarà sempre un racconto ".

 

Cesare Pavese  :  “il Mistero“, da :  “Dialoghi con Leucò“  -  1947  -  Einaudi

_________________________________________________________________

 

(...altri fantasmi...)

 

Due stanze, una terrazza sul fiume, e del tempo.

Apichatpong Weerasethakul scrive, monta, fotografa e dirige.

Il Pot, il fantasma-vampiro è lui, che scarnifica le viscere del suo stesso Cinema.

E Chai Bhatana (*) alla chitarra.

 

Nota = l'audio ( a parte la chitarra volutamente 'soverchiante' sui dialoghi, cosa che x es. invece nei trailer composti da Special Shoot non accade, anzi vi è un'inversione totale : i dialoghi si sentono perfettamente e la chitarra si adegua al loro passare ) e il video ( un po' adagiato sulla predominante giallo-ocra ) della copia trasmessa da fuoriorario ( sempre siano lodati enrico ghezzi & C. ) la notte tra il 30 e il 31 dicembre 2012 non sono proprio il massimo ( o il mio hard disc e/o decoder digitale terrestre sta tirando le cuoia, o Gasparri dovrebbe darsi alle betoniere ).

 

* * * ¾ 

 

Contemplare la storia attraverso le cicatrici che essa ha lasciato sul corpo ( l'armamentario di budella estruse, i relitti di immagini ''latenti'' ematiche, la prova provata - l'esposizione delle lenzuola - del sogno avvenuto ) degli abitanti le sponde ( una memoria di specie, quasi ) avente come controparte fuoricampo le innumerevoli impronte-lesioni ( le devastanti dighe ) sul corso del Mekong [ Still Life, per ''rimanere'' in Cina ( ma s'un altro fiume ), là dove il Mekong nasce, di Jia Zhangke ].

 

 

( Foce a ) __DELTA__ :

 

Il Mekong, il Sistema Arterioso ( che con l'inquinamento umano è pure tanto Venoso ) e la Spina Dorsale dell'Indocina, nasce, in compagnia del fiume Giallo e di quello Azzurro che ben presto anzi quasi subito saluterà dirigendosi a Sud, un po' dove meglio crede in Tibet e va a morire col tempo che gli pare e piace sedimentandosi a Delta facendo da 'spartiacque' tra il Golfo del Siam ed il Mar Cinese Meridionale, trasportando limo ed erodendo Himalaya, lottando col moto ondoso e le maree del Pacifico.

 

In Laos, di là dal Mekong e tra gli alberi, verso Nord, il Nam Ngum, prima di confluire nel fiume principale all'altezza della Capitale Vientiane, viene inglobato nella diga che porta il nome del fiume stesso e la cui centrale idroelettrica esporta in Thailandia i 3/4 del Miliardo di kWh che produce.

 

 

Il Mekong subisce -[ come il Nilo, come il Mississippi, come il Po, come il Rio delle Amazzoni ( e per fortuna - dell'Ecosistema Pianeta che ci vede Presenti - quelle del Bacino Amazzonico non creano disastri perché...un albero che cade nella foresta, se non c'è nessuno a vederlo...) e i fiumi Giallo e Azzurro : l'alluvione Artificiale e Atto di Guerra del conflitto Sino-Giapponese del 1938 provocata dalla decisione di Chiang-Kai-Shek di far abbattere gli argini del fiume provocò, all'incirca, 750.000 morti ( v. Joris Ivens e Robert Capa ) ]- inondazioni cicliche, stagionali, perenni e naturali.

 

Inondazioni ''più'' naturali delle nostre -( che x es. andiamo ad abitare, perché qualcuno lì ha potuto costruire, sul letto del fiume Magra, e poi abbiamo il coraggio anche di lamentarci, di ostentare la mano aperta mendicando ai samaritani e di piangere Pecunia : “ La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà “ : dalla Prima Lettera ai Corinzi, Capitolo 13 )- che portano il loro carico volumetrico in un flusso 'lento' e inesorabile di vita e morte lungo le rive dove la popolazione elasticamente, attraverso imbarcazioni dal metallo governativo al bambù emergenziale e a 'piccole' transumanze, si adegua.

 

Non ne sono sicuro, ma in quelle acque, in quella “ Still Life “ ( Jia Zhang-ke ), m'è sembrato di scorgere la cresta dorsale di Gwoemul, o di un Vlad Siluro Padano.

 

 

Ma questo è un film sulla Thailandia, per l'appunto, 'non' sul Laos. Almeno tanto quanto ” Gran Torino “ era un film su Detroit e non sulla comunità Hmong ( presente in Cina, Vietnam, Thailandia e Laos : quest'ultima in particolare, in generale filo-americana, anti-comunista e legata alla corona dei Regni ), Laotiana, emigrata e stabilitasi lì. E il Mekong non è IL fiume della Thailandia, agendo da confine nord-orientale, quanto lo sono i invece i vari Mae Nam Chao che confluiscono nel Chao Phraya sfociante un po' più a nord-ovest del Mekong, nel Golfo del Siam a Bangkok.

 

Oggi il Mekong 'unisce', oltre a dividere sempre e comunque sancendo un confine

--{ per un'Ideale razza umana quanto più o meno in-giusto rispetto ad una Mason-Dixon [ 'splendido' esempio di scienza cartografica dal valore via via a Scala-re giù giù fino a chi quell'affronto alla natura l'ha voluto-utilizzato ( la Pennsylvania ed il Maryland all'alba della Guerra di Rivoluzione e d'Indipendenza Americana ), che si situa oggi in un contesto di acce/r-t/tata democrazia ] o ad un 38° parallelo, all'altezza Longitudinale delle 'due' Coree }--,

la Thailandia ed il / da il Laos, grazie al Primo Ponte dell'Amicizia Thai-Lao ( ha ricevuto il prefisso quando è stato costruito il Secondo ponte ), che getta le sue pontificanti campate per 1200 metri sopra i 700 metri di larghezza del fiume nei pressi della capitale Laotiana Vientiane.

 

Delle inondazioni cicliche della storia, degli straripamenti di democrazia e dittatura, di rivoluzione e di restaurazione ( al Posto di Napoleone chi ? Stalin ? Zio Sam ? il Capitale ? ), ci parla in quest'oretta di Lezione d'Amore, Apichatpong Weerasethakul.

 

 

Il Laos in questi Anni Zero si sta 'aprendo', la Thailandia si sta chiudendo...arroccandosi  a portare sugli scudi di una pubblicità palese e financo tollerata dall' ''occidente'', facendola intravedere tra gli scuri dei confini da una parte e colpendo in ritardo con ergastolo e morte dall'altro, il turismo sessuale ( ch'è come dire non si può parlare dell'Italia senza parlare delle mafie e dei loro derivati : scorie politiche e scorie tossiche ). Affiancandolo alla Lesa Maestà. Ch'è come punire allo stesso modo chi indica che il re è nudo e chi violenta i nostri figli.

La Thailandia è anche un meraviglioso paese, come l'Italia : se solo non ci fossero così tanti...

 

__ Canale__ ( la storia si ripete, sempre, incanalata dall'epigenetica umana ) :

 

Come "Wadjda" di Haifaa Al-Mansour ( a prescindere dal suo 'valore' in quanto opera d'arte e politica ) è un film fatto in un paese, l'Arabia Saudita, in cui non ci sono i cinema, così Mekong Hotel è un tipo di cinema fatto in assenza di film ( Ecstasy Garden ).

 

( Foce a ) __Estuario__ ( altri tipi di sedimentazioni ) :

 

Devo assolutamente ringraziare le precedenti opinioni di @Spopola e @Ogm che hanno affrontato la 'pellicola' con approcci differenti e stimolanti.

 

__FIUME__ :

 

Il Provino di un Innamoramento.

 

(*) " http://www.youtube.com/watch?v=Mv44pI9H2Hk "

& " http://www.youtube.com/watch?v=Kweg9dd0gc8 "

 

Ho scritto una canzone, ma non ricordo come fa /

parlava di rivoluzione, rivolta e felicità //

La musica è così : se non l'afferri al volo /

la musica è così : se non la fermi scappa.

Bisca - il Cielo Basso - 2001 - http://www.youtube.com/watch?v=zBfuyiaeTmo

 

 

Scorie di Ecstasy Garden.

He Fengming di Wang Bing ( un’intervista in piena ondata di Testimonianza, camera fissa e volto e parole ) : primo piano sul fiume che scorre, primo piano sul Volto Umano che parla : il fiume si reincarna ad ogni piena e ad ogni secca, ad ogni ansa e ad ogni sorgere-sfociare, l'essere umano si reincarna nel proprio atto di Ricordare.

 

Passano i 'Reali' e passano i 'Divi' e si mangia col Piano di Economia Autarchica : l'Imposizione delle Libertà...

 

...avevo 14, quasi 15 anni. l'esercito ci ha stimolati ad amare la nazione, la comunità. era il massimo. ci hanno addestrati come soldati. distribuivano fucili e basta e ci mostravano come caricarli. mi ricordo ancora come si fa a sparare. c'era un maestro per ognuno di noi. c'erano le varie posizioni di tiro : al pronti in piedi, accovacciati con un supporto per l'arma, miravi e sparavi. facile. e la posizione a "un ginocchio su" da usare con l'M16 [ al posto del lavoro a maglia di adesso ], dal forte rinculo. era uno spasso. non avevo paura, in quei mesi. dovevamo amare la nazione, la comunità, noi stessi. ero pronta a difendere. avrei potuto uccidere. ci plasmavano ogni giorno finché non ci si conformava...

 

 

L'acqua non ascolta. La gente sfolla e il prezzo delle imbarcazioni segue il flusso della corrente. I battelli sono pieni e il dipartimento delle foreste 'dona' il bambù :

 

" Chissà come la costruirebbero una zattera a Bangkok "

" Bottiglie di plastica. Legate assieme ".

 

Provate a sostituire certi nomi con vostri di più pertinente conoscenza, e provate a sostituire il colpo d'archibugio da una spond'all'altra del Mekong con i vettori intercontinentali del Sahara e del Mediterraneo...

 

( Luminous People in senso inverso, anzi no )

 

...alla chiusura del confine i Laotiani hanno attraversato. sono venuti qua e poi li hanno detenuti ai commissariati. ma i commissariati erano pieni. fu creato un fondo per un campo profughi. fu fatto un elenco di profughi. ogni profugo fu schedato e fornito di carta d'identità. le tribù montane furono separate dai Lao. potevano chiedere asilo a un Paese terzo. non era facile. alcuni fallivano il test di lingua agli esami e ai colloqui e non sono andati. i compaesani sposati ai Lao scelsero di andare in Francia. all'epoca ero invidiosa. sono scappati fin qui da noi... non sapevo da dove venissero gli aiuti... ero giovane allora. c'erano camion a scaricare grano, alimenti secchi e vettovaglie. venivano ogni settimana. era come uno Stato nello Stato. c'era un campo da calcio e un mercato... ero invidiosa. c'era una scuola e un tempio... ero invidiosa. non avevo abbastanza cibo.  e loro erano nutriti così bene. e ce n'erano sempre di più. li vedevo arrivare a frotte. così ho deciso di...

 

 

Generazioni che si parlano, che si mangiano ( la madre mangia le viscere della figlia, il suo futuro l'ha divorato nel passato, quando la figlia stessa era ancora un'idea nucleovulare nel suo ventre, e adesso ritorna la Colpa ), che si amano, disgustate dalla ferocia ''della'' storia :

 

 

“ Mammina ( figlia... bisnonna... ). Dopo tutti questi anni. E' così doloroso. Dove sei ? Posso incontrarti ? “

“ Sono sempre qui : ormai fanno 600 anni " --: l'introduzione dell'odierno Alfabeto Thai :-- " Un tempo credevo in dio, una volta credevo in qualcosa che dava un aroma dolce alla carne e un gusto fine al sangue e che m'ha creata, e fissato le regole...perché le cose si attirino l'un l'altra “.

 

Lo storico-cineasta come vampiro, affetto dal ricordo e dal bisogno di provare la carne e il sangue della storia per ricrearla : utilizzare la Leggenda per Testimoniare la Realtà.

 

{ __Intermezzo : Altre Sponde__

 

La sponde del Ticino Inferiore, una volta emissariato dal Lago Maggiore, si possono rappresentare come un classico stemma a quattro parti : le zone nord est e sud ovest, entrambe lombarde, sono quelle più compromesse ( l'una da Malpensa ( le ultime porzioni di brughiera ) e l'altra dagl'intensi coltivi ), mentre, in senso speculare e capovolto, le sponde di nord ovest ( piemontese ) e sud est ( ancora lombarda ) sono quelle con le fasce di bosco più integro : in particolare, prima di Pavia, sulla riva orografica sinistra, alcuni lembi intatti di Foresta Planiziale. E il ponte di barche di Bereguardo oggi e ieri, come l'altro ieri la Battaglia di Magenta, 4 giugno 1859, seconda guerra d'indipendenza ( Napoleone III ( e Vittorio Emanuele II...) contro Ferencz Gyulai, 47500 franco-piemontesi contro 55800 austriaci ), mentre Garibaldi presidiava Como riprendendosi Varese. }

 

 

Piange il Mekong impegnando gli argini scorrendo placido portando l'onda di piena come piange May in "Vive l'Amour" ( Tsai Ming-liang ) scorrendo lacrime irrigandosi.

Il ponte ( l'ennesimo, oggi, di un'amicizia sancita e commerciale, così Europea...) è fermo, il fiume scorre. Le genti vanno, le moto d'acqua rimbalzano : il progresso inciampa.

Una canoa prova ad interromperne lo scorrazzare, a giocare impostando la sua traiettoria controcorrente : è un tronco Animato, è il coccodrillo di " the Tin Red Line ", sono i cuccioli del tempo del sogno di " Cave of Forgotten Dreams " o l'alligatore del Bad Lieutenant sull'asfalto drogato di New Orleans, è Gwoemul.

Le moto-scooter d'acqua girano in tondo come dementi, da questa parte del fiume.

La canoa compie una rotta con una sola deviazione, e si dirige verso il Laos, sotto alle campate gettate dalla Storia.

La conoscevo questa canzone...

 

 

Il/la Pot s'impossessa di loro a turno, ognuno è homo homini lupus : la tua morte ed il tuo amore sono la mia vita.

La musica continua, le corde vengono pizzicate fino alla resa ''perfetta'', la MdP è fissa ed il set minimale quanto è immenso e ininquadrabile il fiume.

 

 

‘’Non’’ è cinema, ma serve.

O lo è stato e lo sarà, la cronofotografia di una cronofotografia.

Tutto è cinema, e conserva l'impronta di ciò che siamo nonostante noi stessi.

Che noi siamo i sogni dimenticati dal cinema.

Che la storia si può prevenire e conformare solo se non ci si dimentica di ricordarla.

In ogni Forma, la Sostanza è quella.

Dicotomica diarchia tra passato e presente, reminiscenze e conseguenze : e una fessura in cui il futuro germoglia virulento.

La mitopoiesi ( paradossalmente Ancestrale e Agganciata ad un Futuro Possibile ) che occorre alla contemporaneità per sconfiggere l'armarsi delle nostre mani per i motivi sbagliati e le ragioni dell'arcaico peggiore : il potere che si tramanda : più che i sogni, ci stanno rubando l'acqua e avvelenando il sangue e, per lunghi tratti, Occupando lo Sguardo : con immagini false, inutili, fantasma, latenti e onnipresenti.

Per poter continuare ad abitare un mondo a Venire : per ora il solo che ‘abbiamo’ : in ‘’cura’’ e in Responsabilità : la nostra Culla, in cui sognare utopie realizzabili di terra fertile e spazioporti, a dondolare tra mito e cognizione.

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