Regia di Sergio Leone vedi scheda film
Come dare torto a Sergio Leone di voler scegliere l'usato sicuro per il suo secondo western, affidandosi ancora alla coppia Eastwood-Volontè, e introducendo la luciferina figura di Lee Van Cleef a fare da terzo incomodo (oltre a due comprimari di peso quali Klaus Kinsky ed il "nostro" Mario Brega, già presente nel precedente episodio). Fin troppo cupo e violento, ma non per questo certo meno affascinante, "Per qualche dollaro in più" gioca maggiormente sulle caratterizzazioni dei personaggi e meno sul contesto rispetto a "Per un pugno di dollari", aiutato in questo dalla consueta genialità di Ennio Morricone che qui si esplica soprattutto nel finale, che rimane uno dei più belli nella storia del cinema. Leggermente meno riuscita, almeno a gusto personale, la scelta di incrociare e districare più volte le storie dei protagonisti senza che emerga un vero filo conduttore, tra alleanze che si creano e si disfano più volte con fin troppo eccessiva semplicità, scelta che però, dal rovescio della medaglia, rende il ritmo costantemente vivace e dinamico.
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