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Il sospetto

Regia di Thomas Vinterberg vedi scheda film

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La recensione su Il sospetto

di tobanis
8 stelle

Quando l’italiano La grande bellezza (che non ho visto) vinse l’Oscar, si disse che il grande avversario da battere era questo film danese. E una volta visto, mi trovo perfettamente allineato, con il voto, con la media di IMDB, cioè 8 e spiccioli, tra l’otto e l’otto e mezzo. Un gran bel film, insomma….non un capolavoro. Due parole sulla trama. Il grande Mads Mikkelsen è un insegnante che lavora in un asilo. Una bambina, figlia di amici, ha una infatuazione tipica dell’età, per lui, che cerca di farle capire, per quanto possibile, che non va bene. Lei si “vendica” dicendo che lui le ha fatto vedere il pisello. Da lì la comunità lo condannerà, emarginandolo senza appello. Noi spettatori, non è uno spoiler, sappiamo che non è vero, chiaro. Solo noi, e il protagonista, siamo al corrente della verità. Perché in definitiva lo scopo del film è dire che l’umanità nel complesso è una merda, cattiva, ignorante e senza speranza. La direttrice, una povera cretina, lo licenzia. Tutti i suoi “amici” si rivelano tali solo di facciata (tranne uno o due eletti e illuminati), lo emarginano, fino anche a prenderlo a botte (insulti? Hai voglia) o a proibirgli di frequentare i loro posti. Perfino quando la polizia e la giustizia, che quasi non si vedono, lo scarcerano velocemente, appurando che non c’è nulla, la comunità è comunque compatta nella condanna, di questo “essere abominevole, che li fa vomitare”. L’accusato non ha diritto di replica, e tanto non servirebbe. I bambini dicono sempre la verità, hanno sempre ragione, anche quando tutti iniziano a raccontare di essere stati in casa del mostro, nel suo seminterrato (il protagonista non ha un seminterrato in casa). Non c’è spazio per la razionalità, non c’è spazio neanche per “il sospetto” del titolo: non c’è proprio sospetto, c’è solo la certezza che lui è uno schifoso pedofilo di merda. E se la sua vita è distrutta, meglio. E anche il finale non dà speranze. Quando tutto dovrebbe essere chiarito e SPOILER lui viene riammesso nella comunità, non manda a cagare “gli amici”, come avrebbe diritto, perché l’umanità è senza speranze, anche gli eroi positivi non sono tali, ma sono personcine modeste; pure il suo amico che sempre l’ha difeso, alla fine è il protagonista di un regalo di un fucile di precisione, per ammazzare animali indifesi, dove io ho visto un’ironica allegoria e una decisa e apprezzabile presa per il culo. E infatti il titolo originale è LA CACCIA, e non IL SOSPETTO, che è la solita traduzione alla cazzo di cane italiana. Insomma, un bel film, che però ha il difetto di non emozionare. Quasi mai, e non granchè. Però un buon film, che ha sfiorato l’Oscar, che ha partecipato a Cannes (Mikkelsen ovvio vincitore migliore attore), anche là senza vincere.

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