Regia di Pedro Almodóvar vedi scheda film
Il primo lungometraggio di Almodovar è cinema alternativo a cinque stelle. E' un miscuglio grottesco, vivacemente surreale e scandaloso che preannuncia nell'accettazione dei traumi e dell'immoralità tutto il futuro cinema dell'autore, privo di equilibrio e baricentro narrativo, almeno nei primi anni. L'ironia, la simbiosi di musica rock e variazioni inattendibili su sesso, amicizia, stupri, droga, legami gay o lesbici coprono lo schermo con una forza nuova, suscitando l'impressione di chi le cose non le percepisce sul serio ma pensa a ritagliarsi uno spazio in questo folle universo. E' il mondo come lo percepisce Pedro. Prendere o lasciare.
un aggettivo: esagerata! e meno male, perchè sa dare una scossa emotiva unica come il cinema del uo fenomenale autore.
Prima delle sette collaborazioni con Pedro. C'è poco da dire, è bravissima come sempre. Meriterebbe più spazio e considerazione tra le attrice europee in attività. Forse è la migliore.
Sgangherato, fuori di testa: potete dire quel che vi pare, ma il modo con cui Pedro dà corpo alla vita, nelle sue esternazioni più esagerate restando comunque intimista e amabile, è pura naturalezza. Per me è un fratello (anche se non l'ho mai conosciuto) e amo il suo cinema perchè è autentico, la gemma più personale uscita dallo schermo nell'ultimo quarto di secolo, e una delle più importanti. Con lui la sala cinematografica si riempie di sentimenti e passioni così necessari per il nostro tempo ...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta