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Goldrake l'invincibile

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Marco Poggi

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La recensione su Goldrake l'invincibile

di Marco Poggi
8 stelle

"GOLDRAKE L'INVINCIBILE" ha un prologo un pò confuso, però è un film ben riuscito. Certo, dopo l'interessante inizio, con re Vega e Dantus, uno dei suoi ministri, che scendono nei rifugi atomici, perché la stella Vega è contaminata dalle radiazioni, c'è una scena, con un'immensa palla chiodata spaziale verde (che nasconde un mostro) teletrasportata sulla Terra, che viene, senza preavviso, dimenticata dai montatori. A parte questo errore, il film presenta quattro episodi bellissimi, che introducono il personaggioo di Maria Grazia Fleed, sorella di Actarus, pilota del super-robot spaziale Goldrake. Dai primi introduttivi episodi che erano alla base di "GOLDRAKE ALL'ATTACCO", la storia qui prende una piega più complessa, con Alcor/Koji e la bella Venusia che guidano non più piccoli ufo, ma astronavi spaziali e sottomarine, chiamate Goldrake 2 e Delfino Spaziale, che appoggiano Goldrake nelle sue epiche battaglie. Persino l'osservatorioo spaziale del patyerno dottor Procton ha cambiato forma, divenendo una super-fortezza, capace di ospitare degli hangar, per le navicelle  di Alcor e Venusia. L'arrivo di Maria segna non solo un punto di svolta della storia, che stava un pò appiattendosi, ma anche  l'arrivo di Shingo Araki, come animatore della seconda parte della serie. Ergo, è un rilancio a tutto tondo, con Maria che inizia a pilotare la Trivella Spaziale, che prima guidava Alcor, alternandola con l'astroave Goldrake 2. Questo, insomma, è il film di Maria, che  prova affetto, da subito, per  Actarus e civetta, DA SUBITO, con Alcor, facendo con lui corse in moto e a cavallo. Non mancano i dischi-mostro e gli immancabili mini-dischi di Vega, che attaccano la Terra a tradimento, né i siperietti comici del simpatico Rigel e del figlioletto Mizar. Da non dimenticare i perfidi generali Gandal e Zuril che, dalla base lunare di Vega,  progettano nuovi piani contro Goldrake e la Terra. Mitica e pittoresca l'astronave di Gandal, con l'immensa bocca dentata, che ha  rimpiazzato la distrutta "Astronave Madre" di Hydargos, comandante vegano morto in uno scontro con Goldrake, non prresentato in questo film.  Buono il finale, con Goldrake che deve evitare che una meteorite precipiti sulla Terra. Dicono che questo è il film meno riuscito della trilogia cinematografica di Goldrake, ma non sono d'accordo, forse per via di Maria, che rilancia la saga di Goldrake con un pizzico di civetteria e malizia in più. Non l'avrei mai detto, ma Maria ruba a Venusia il ruolo di ragazza della serie, facendo della sua storia d'amore - al'acquia di rose - con Alcor uno dei punti di forza del prodotto. Di Culto come l'albarda spaziale, che, anche qui, trancia in due i nemici di Goldrake.

Sulla trama

Goldrake oltre a vedersela con i disco-mostri di Vega, ritrova la sorella Maria, che era...

Sulla colonna sonora

Shinsuke Kikuchi è, come sempre, all'altezza della sua fama.

Cosa cambierei

Avrei dato una conclusione al prologo della gigantesca palla chiodata spaziale di colore verde, oppure l'avrei eliminato del tutto.

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