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Oblivion

Regia di Joseph Kosinski vedi scheda film

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Tato88

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La recensione su Oblivion

di Tato88
6 stelle

Chi come me ha amato “Tron: Legacy” rischia di rimanere lievemente deluso dal nuovo film di Joseph Kosinski. Non sono tuttavia assenti alcuni elementi di contatto tra i due sci-fi che potrebbero in futuro andare a definire lo stile personale del regista. La cosa che più mi aveva inizialmente incuriosito (e in seguito affascinato) del sequel di “Tron” era lo sguardo squisitamente cinematografico di Kosinski, di professione architetto. Ne risultò ovviamente un cura particolare per il design punk-futuristico del mondo virtuale de "La Rete", una simbiosi affascinante col mondo della musica elettronica (che io non potevo soffrire), un uso intelligente della stereoscopia, inquadrature spettacolari nella loro impeccabile simmetria. Un connubio studiato e azzeccato di tutte gli stilemi e gli elementi attrazionali del cinema che mi spingono ad usare la parola “arte”. Era questo che volevo da “Oblivion”, e solo in minima parte, con grande impegno da parte mia, ne sono stato soddisfatto. Al contrario, ne sono uscito per lo più confuso, tormentandomi nel cercare una ragion d'essere in un film che segue incessante una trama molto ricca e articolata, dal ritmo piacevole e coerente, ma che poco ha a che vedere con noi terrestri del 21 secolo. L’aspetto narrativo che più mi aveva fatto scalpitare per l’uscita di questo film è ben espresso dalla TagLine delle locandine: “La terra è un ricordo per cui vale la pena di lottare”. Mi aspettavo qualcosa di veramente poetico e filosofico, ma la questione viene rapidamente affrontata e liquidata durante una breve visita dei ruderi di uno stadio a inizio film. La cartina tornasole di questa mancanza di immedesimazione con i personaggi la posso ulteriormente argomentare con il più alto tasso di "pause pipì" che abbia mai registrato (ne ho contate 14, andavano anche a coppie), sintomo di scarso interesse da parte del pubblico per la narrazione (roba da “Lost”: se si perdono 5 minuti non si ha più alcuna speranza di capire. Ci sono enormi influenze/similitudini con “Moon” in primisi, ma anche “Wall-e”, “2001 – Odissea nello spazio”, “Io sono leggenda”, “Independence Day”, “Tron”…).

 

Tornando ai singoli elementi sopracitati:

Design/scenografie: sicuramente c'è stato un grandissimo impegno e studio, che però mira ad arricchire quasi esclusivamente gli sfondi con i post-apocalittici resti della civiltà e futuristiche strutture per il "risanamento". Gli unici elementi con cui i protagonisti interagiscono direttamente sono il jet/elicottero e i droni. Quest’ultimi in particolare hanno un design particolarmente riuscito che li rende al contempo anonimi e minacciosi.

3D: Curiosamente, il film non è in 3D. Il che desta parecchio stupore dato che le inquadrature sono evidentemente studiate per avere una certa efficacia immersiva (gli inseguimenti negli stretti canyon ad esempio contengono molte “soggettive fantasma”…). Ma anche le angolazioni geometriche della telecamera, certe interazioni tra elementi in primo e secondo piano e una moltitudine di oggetti che sfiorano l’obiettivo sarebbero risultati in giochi piuttosto interessanti. Quindi mi chiedo se semplicemente sia andato storto qualcosa durante un’eventuale conversione stereoscopica in post-produzione o se dobbiamo dare il via ad un’analisi megagalattica di come il sopravvento del 3D stia cambiando oltre modo il cinema.

Colonna sonora: gli M83 non tradiscono la loro provenienza elettronica (a cui Kosinski sembra essere affezionato). Purtuttavia hanno preferito non rischiare eccessivamente e realizzare un accompagnamento musicale che segue delle regole da blockbuster piuttosto tradizionali, allontanandosi dunque dalla “sperimentazione” che ci avevano regalato i Daft Punk.

 

In definitiva il film risulta interessante solo se confrontato con il precedente lavoro di Kosinski (con cui comunque perde la sfida), ma se dovesse essere considerato nel suo sistema isolato (come farà la stragrande maggioranza degli spettatori: siccome ho assistito alla premiere, c’è stato un piccolo quiz prima della proiezione per vincere non so bene cosa. La domanda era semplicemente “Quale altro film ha diretto Kosinski nel 2009?”, e solo uno ha saputo rispondere [oltre a me che invece di urlare subito la risposta, avevo alzato educatamente la mano…]) purtroppo lascerà ben poco allo spettatore in quanto non aggiunge niente di veramente nuovo al genere (anche le scene d’azione sono sì divertenti, ma non molto originali). E la cosa che più di tutte mi turba, è che Kosinski aveva iniziato ben prima del 2009 a preparare questo film, per poi sospenderne i lavori quando fu coinvolto in “Tron: Legacy”…

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