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I bambini di Cold Rock

Regia di Pascal Laugier vedi scheda film

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La recensione su I bambini di Cold Rock

di munnyedwards
7 stelle

 

Cold Rock è una specie di ghost town come quelle dei vecchi film western, solo che in questa cittadina circondata dalle montagne le persone non sono ancora scappate via ma cercano di sopravvivere, imbruttita e incattivita da una crisi economica che non da più speranze la comunità è schiacciata da un orrore che non trova spiegazione.

A Cold Rock scompaiono i bambini e nessuno sa che fine facciano.

Dopo i fiaschi della polizia del posto e le difficoltà di un agente dell’FBI gli abitanti sono ormai terrorizzati, convinti che il male viva con loro sotto forma di un misterioso uomo nero, il Tall Man del titolo originale, che rapisce i bambini di notte per portarli nel bosco e non restituirli più, al mostro invisibile è stato persino dedicato un macabro feticcio.

Questa la storia raccontata nel film del francese Pascal Laugier, alla sua terza prova dopo il controverso e assai più “spinto” Martyrs il regista abbandona i territori dell’horror per dedicarsi a una dimensione più thriller, mantenendo tuttavia la sua impronta registica e uno sguardo molto cupo sull’intera vicenda.

Laugier conferma le sue ottime doti tecniche ma soprattutto le buone qualità di scrittore, la storia a parte il flashforward iniziale segue un ordinario sviluppo lineare che procede per step e che punta su una clamorosa rivelazione a metà film, un cambiamento di rotta radicale che lascia inizialmente spiazzati ma che poi viene motivato e spiegato a dovere.

Questa capacità di dare un senso all’orrore rappresenta sicuramente uno dei punti di forza del film, come del resto lo era stato anche in Martyrs, Laugier pur muovendosi con sicurezza nei territori del genere non si accontenta del semplice compitino, che siano le torture della sua opera seconda o la suspense di questo The Tall Man il regista scava nel profondo dell’orrore e pone allo spettatore domande scomode e forse senza risposta.

E lo fa in modo diretto visto che nell’ultima scena uno dei personaggi ci chiama in causa chiedendo apertamente la nostra opinione (giusto?...giusto?...giusto?).

 

Jessica Biel

I bambini di Cold Rock (2012): Jessica Biel

 

Jodelle Ferland

I bambini di Cold Rock (2012): Jodelle Ferland

 

 

Difficile dare una risposta, sta di fatto che raramente si trovano film di genere che provano ad andare oltre le solite convenzioni, il film scorre alla grande e viene anche impreziosito da una buona caratterizzazione dei personaggi secondari, oltre che da una prova della protagonista Jessica Biel (qui anche produttrice) di tutto rispetto, l’attrice rinuncia alla sua bellezza e si presenta senza trucco e sfatta come tutti gli abitanti di Cold Rock ma capace di mostrare i denti nelle scene più action.

In conclusione di commento solo un piccolo consiglio; chi è rimasto colpito da Martyrs e dalla sua devastante violenza non si approcci a questo film con le stesse aspettative, sono due film profondamente diversi che non rientrano neanche nello stesso genere, I bambini di Cold Rock è senza dubbio un thriller, un film che fa della suspense e della tensione il suo punto di forza e che disorienta a metà percorso con un clamoroso colpo di scena, la paura e la violenza più che mostrate sono suggerite ma forse la cosa che spaventa di più è proprio la domanda che nel finale ci viene posta, come nel finale di Martyrs anche qui Laugier colpisce duro e lo fa senza dover mostrare una goccia di sangue.

Voto: 7.5

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