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Fire with Fire

Regia di David Barrett vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Fire with Fire

di Utente rimosso (LGiulia)
4 stelle

"Fire with fire" è un film (purtroppo!) riuscito a metà. Di certo, il senso di angoscia riguardante i limiti della giustizia è trasmesso in maniera decisamente forte, sin dalle prime scene, in cui Jeremy si trova coinvolto in una terribile vendetta da parte di Hagan, capo "ariano" del gruppo criminale neonazista a Long Beach, nei confronti del gestore di colore e del di lui figlio perché non hanno ceduto alle sue pressioni circa la vendita del loro piccolo market. La tensione sale quando Jeremy, pompiere professionista, si vede costretto ad abbandonare la città e le sue abitudini per entrare nel programma di protezione testimoni. Ma anche in questo caso la sua sicurezza e quella della di lui fidanzata Talia, agente federale, non sono tutelate perché esistono criminali così spregiudicati da non darsi pace e superare la giustizia per dettare la loro. Questa angoscia e senso di impotenza sono i sentimenti che fanno decidere a Jeremy di sottrarsi al programma di protezione e optare per una "giustizia privata". E qui secondo me sorgono i primi (evidenti) problemi di questo film: un uomo retto e facente parte egli stesso della giustizia (in fondo il nostro protagonista è un vigile del fuoco) diventa senza remora alcuna un assassino. Non ha problemi a sparare contro i suoi "nemici" e non soffre mai, nemmeno per un istante di rimorsi. Ora, mettiamo anche che ogni persona reagisca a modo suo in situazioni estreme di questo tipo, quindi, la paura può essere superata grazie all'adrenalina, i sensi di colpa vengono soffocati dalla convinzione di compiere la cosa "giusta". Ma quello che non convince proprio è l'eccesso di preparazione pseudo militare di Jeremy. L'idea del film era quella che un uomo qualunque, per difendere le persone amate, si sottrae alla giustizia per mettere fine a questa situazione pressante da solo. Ma un qualsiasi uomo (saltando la reazione psicologica, che comunque non è così irrilevante, almeno per me, in un film di questo tipo) si troverebbe in serie difficoltà organizzative oltre che fisiche (a prescindere dall'allenamento che può avere) nel far fronte contro un numero altissimo di criminali organizzati. Invece, il film si snoda veloce (troppo veloce!) e senza problemi, nel giro di un pugno di giorni, Jeremy riesce laddove nessun altro (pare) abbia tentato o sia anche solo riuscito. Il finale delude in quanto stroncato, quasi la pellicola avesse dato tutto. Peccato! Esclamerei. Perché il cast era valido, l'idea anche. Ma prediligere scene action, a volte grottesche, e tralasciare una definizione globale della pellicola ha affossato un film che, se meglio gestito e meno sbrigativo (non lento! Attenzione!), sarebbe stato (immagino!) buono. 

 

50 Cent, Josh Duhamel

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