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Solo Dio perdona

Regia di Nicolas Winding Refn vedi scheda film

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La recensione su Solo Dio perdona

di rocky85
6 stelle

A Bangkok, due fratelli americani si arricchiscono grazie a combattimenti clandestini e a traffici di droga. Quando il maggiore viene ucciso per vendicare l’omicidio di una prostituta, arriva la cattivissima e vendicativa madre per chiudere i conti. Dopo il grande successo ottenuto con Drive, Nicolas Winding Refn è atteso ad un varco. Ma, anziché proseguire sulla strada del suo film precedente, con Solo Dio perdona spiazza per l’ennesima volta il suo pubblico. "Chi si aspetta un film di facile visione che eviti pure il mio cinema. O con me o contro di me”, dichiara sprezzante in una intervista poco prima dell’uscita del film. E questa dichiarazione di intenti è facilmente constatabile durante la visione di Solo Dio perdona. Portando all’esasperazione la sua idea di cinema fondata sulla prevalenza dell’immagine rispetto alla parola, Refn realizza una storia di vendetta iperviolenta e stilizzata (estremizzando quanto già fatto con Drive) prosciugando la narrazione fino a giungere ad una staticità snervante. Se si può fare un paragone con la precedente produzione di Refn, si può affermare che il film più vicino a Solo Dio perdona è Valhalla Rising del 2009. Stavolta però Refn rimane eccessivamente schiacciato dalle sue ambizioni, realizzando un film che non può non essere definito noioso. Il regista e sceneggiatore danese possiede indiscutibilmente un enorme talento dietro la macchina da presa, e sa regalare alcune sequenze indovinate ed affascinanti. Il problema è che, al di là di quello, di questo Solo Dio perdona resta pochissimo. I personaggi sono spogliati di qualsiasi approfondimento psicologico, ed anche gli attori hanno qualche difficoltà nel caratterizzarli. Film sicuramente ricco di sottotesti (dall’amore edipico tra madre e figli alla visione metaforica delle mani quali strumenti primari dell’uomo), purtroppo scarsamente sviluppati a causa di una narrazione eccessivamente asciutta e ritratta. Come spesso nella filmografia di Refn, anche Solo Dio perdona ha diviso il pubblico tra sostenitori che hanno gridato al capolavoro e detrattori che lo hanno demolito. Al regista danese non si può certo negare un notevole coraggio, ma io che ho amato moltissimo il suo cinema sono rimasto deluso e sconcertato. A mio avviso il suo film meno riuscito, speriamo solo che saprà rifarsi.

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