La recensione su L'uomo d'acciaio

Ho provato a rivederlo più volte per valutarlo meglio e per quanto mi fossi sforzato non sono riuscito a trovare quasi nulla di buono, se non pochissime belle scene fatte in cgi.

A Zack Snyder viene affidata la nuova ondata di film DC, che con questo film del 2013, e il recente Batman v Superman: Dawn of Justice, vorrebbe iniziare a ricreare quell'universo cinematografico ampliato con tutti i personaggi DC, come inizio a fare la Marvel nel 2008. Purtroppo pero' l'inizio non è sicuramente dei migliori e in questo caso il regista e gli sceneggiatori hanno molte colpe, soprattutto i secondi.

Perchè per quanto ci si divida riguardo a questo Snyder, i più giovani soprattutto a quanto vedo e i fan dei fumetti lo apprezzano e lo elogiano, mentre molti altri lo reputano uno dei peggiori, secondo il mio modesto parere non stiamo parlando di una persona completamente avulsa a fare cinema. Dimostra di avere un certo stile che riprende in ogni suo film, il frequente uso del CGI, la sua classica fotografia patinata che sembra quasi finta, ed è uno stile che puo' anche piacere ed essere spettacolare dal punto di vista cinematografico. Purtroppo ,per quanto mi riguarda, utilizza molto male i suoi mezzi e anche in questo film, per quanto le colpe principali siano della sceneggiatura, non ci credo che lui non si sia accorto delle falle clamorose e imbarazzanti che questo Man of Steel presenti, quindi in questo film (come in altri della sua filmografia) anche lui ha le sue belle colpe e dimostra di essere un regista molto superficiale, che si diverte si nel suo lavoro, ma che troppo spesso si scorda qualche regola importante di questa arte.

L'uomo d'acciaio è forse il suo film più imbarazzante dal punto di vista della vicenda raccontata. Già un supereroe divino che per non farsi riconoscere indossa degli occhiali e basta mi riesce difficile renderlo credibile al cinema, quindi gia come concezione un film di Superman è difficile da girare e non potra mai raggiungere l'eccellenza secondo me. Ma detto questo si poteva sicuramente fare di meglio visto che ogni spiegazione, ogni vicenda che accade, mi è sembrata più che altro di chiaro indirizzamento ai vari fan del fumetto. Un film che di cinema ha veramente poco, poichè non è possibile che per capire qualcosa (non tutto) bisognerebbe aver letto fumetti e quant'altro, e questa è la cosa più grave dal punto di vista della sceneggiatura. Già nella prima sequenza con la storia della distruzione del pianeta si comincia a capire di trovarsi di fronte ad una gigantesca stron**ta. Lasciando da parte le scene d'azione girate da Snyder, alcune rese bene ma altre molto meno con il suo classico montaggio schizofrenico e continui zoom indietro e avanti che non ci si capisce niente, l'assunto da cui parte tutta la vicenda è incredibilemente scioccante (in negativo). Il fatto che il pianeta stia per esplodere mi toglie qualsiasi pathos, qualsiasi credibilità all'omicidio del padre di Superman e soprattutto all'esilio dei cattivi del film, che vengono quindi salvati dagli stessi kryptoninani. Insomma ce ne sarebbero tante di cose che non tornano o di cose che anche rivedendolo non si capiscono (tipo questa specie di bastoncino con la scritta di sueprman sopra che si portano dietro da inserire dovunque, non è spiegato bene come viene formato ne cosa è in realtà) che non vengono spiegate bene e che hanno addirittura dell'imbarazzante (cioe la morte di Costner e ancor di più il successivo esibizionismo di superman che toglie ogni credibilità al fatto). 

Non buttere via ogni cosa, considerando quanto sarà costato sicuramente molti avranno trovato, come me, belle sequenze (poche) di combattimento, ma è inevitabile considerando appunto il budget per la cgi, quindi il regista in questo caso ci ha messo poco del suo, ma sono comunque poco credibili. Bisognerebbe sempre ricordarsi che per arrivare a creare emzione e tensione in una scenna anche fracassona e volutamente schizofrenica il costrutto iniziale che porta a questa dev'essere ben fatto se no rimane una "bella scena" esteticamente, ma con poca emozione e poco cinema dentro.